Since the early 2000s, the European Union's border management practices have been - and continue to be - focused on controlling mobility, with the dual purpose of limiting it and managing its "excesses." The externalization strategies adopted in pursuit of these aims have turned routes to Europe into theaters of death and violence, in which border authorities have emerged as central actors. However, the use of violent and racist practices is not just an issue at the external border. Even once they arrive, migrant people do not stop being subjected to discriminatory and humiliating behavior by police forces. This research analyzes, through different case studies, the practices of the Spanish Policía Nacional in the reception/detention spaces of the Southern Frontera, highlighting how violence and racism are not episodic but structural phenomena in the context of control and what is called "reception."

Dall’inizio degli anni 2000, le pratiche di gestione dei confini dell’Unione Europea sono state – e continuano ad essere – orientate al controllo della mobilità, con il doppio scopo di limitarla e gestirne gli “eccessi”. Le strategie di esternalizzazione adottate per perseguire tali obiettivi hanno trasformato le rotte verso l'Europa in teatri di morte e violenza, in cui le autorità di frontiera sono emerse come attori centrali. Tuttavia l'utilizzo di pratiche violente e razziste non è una questione che riguarda solo la frontiera esterna. Anche una volta arrivate, le persone migranti non smettono di essere oggetto di comportamenti discriminatori e umilianti da parte delle forze di polizia. Questa ricerca analizza, attraverso diversi studi di caso, le pratiche della Policía Nacional spagnola negli spazi di accoglienza/detenzione della Froniera Sud, evidenziando come la violenza e il razzismo non siano fenomeni episodici bensì strutturali nell'ambito del controllo e di quella che viene definita "accoglienza".

Criminalizzazione dei migranti nella Frontiera Sud. Razzismo istituzionale e pratiche di confinamento.

IANNACONE, MATTIA
2021/2022

Abstract

Since the early 2000s, the European Union's border management practices have been - and continue to be - focused on controlling mobility, with the dual purpose of limiting it and managing its "excesses." The externalization strategies adopted in pursuit of these aims have turned routes to Europe into theaters of death and violence, in which border authorities have emerged as central actors. However, the use of violent and racist practices is not just an issue at the external border. Even once they arrive, migrant people do not stop being subjected to discriminatory and humiliating behavior by police forces. This research analyzes, through different case studies, the practices of the Spanish Policía Nacional in the reception/detention spaces of the Southern Frontera, highlighting how violence and racism are not episodic but structural phenomena in the context of control and what is called "reception."
2021
Criminalisation of migrants in the Southern Frontier. Institutional racism and confinement practices.
Dall’inizio degli anni 2000, le pratiche di gestione dei confini dell’Unione Europea sono state – e continuano ad essere – orientate al controllo della mobilità, con il doppio scopo di limitarla e gestirne gli “eccessi”. Le strategie di esternalizzazione adottate per perseguire tali obiettivi hanno trasformato le rotte verso l'Europa in teatri di morte e violenza, in cui le autorità di frontiera sono emerse come attori centrali. Tuttavia l'utilizzo di pratiche violente e razziste non è una questione che riguarda solo la frontiera esterna. Anche una volta arrivate, le persone migranti non smettono di essere oggetto di comportamenti discriminatori e umilianti da parte delle forze di polizia. Questa ricerca analizza, attraverso diversi studi di caso, le pratiche della Policía Nacional spagnola negli spazi di accoglienza/detenzione della Froniera Sud, evidenziando come la violenza e il razzismo non siano fenomeni episodici bensì strutturali nell'ambito del controllo e di quella che viene definita "accoglienza".
Migranti
Razzismo
Frontiera Sud
Confinamento
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/39337