Questo lavoro nasce dalla volontà di approfondire una materia relativamente recente, eppure articolata e complessa: il diritto d’autore. La creazione intellettuale e l’opera dell’ingegno, infatti, svolgono un ruolo di preminente importanza tra le attività produttive poste in essere dall’uomo. Il primo capito della presente trattazione è dedicato a un breve excursus relativo alle trasformazioni storiche della disciplina. L’obiettivo è quello di delineare la cornice entro la quale nacque e prosperò l’interesse per la tutela del diritto d’autore, rendendo conto delle diverse tappe evolutive – nonché delle varie spinte ideologiche, sociali e culturali – che portarono a un inquadramento dogmatico e sistematico della materia. Adottando una prospettiva comparatistica, che è senz’altro una chiave di lettura essenziale per valutare opportunamente l’evoluzione del nostro argomento di discussione, è possibile riscontrare, infatti, una palese frattura tra i sistemi giuridici di common law e quelli, al contrario, di civil law. Il primo capitolo mira, allora, a far emergere i due diversi modelli di riferimento, quello del copyright anglosassone e quello continentale del diritto d’autore; al contempo intende rievocare i tentativi di conciliazione realizzati a livello internazionale ed europeo, quali importanti occasioni di sviluppo e progresso della materia, ed evidenziare l’importanza dell’impatto della rivoluzione tecnologica sulla disciplina. Una volta acquisita dimestichezza con il quadro storico e giuridico di riferimento, il secondo capitolo svolge, invece, una funzione definitoria. Il suo scopo, infatti, è quello di rievocare gli sforzi compiuti dalla dottrina e dalla giurisprudenza nel tentativo di fornire una definizione univoca e universalmente condivisa di «opera dell’ingegno», indicandone le caratteristiche essenziali, nonché il contenuto della tutela che gli ordinamenti giuridici intendono garantire in capo agli autori delle stesse. Il terzo e il quarto capitolo sono dedicati, nello specifico, alle violazioni del diritto d’autore online e alla responsabilità dei fornitori dei servizi web: gli Internet Service Providers, noti anche con l’acronimo ISP. La scelta di approfondire una particolare tipologia di violazioni del diritto d’autore, quelle poste in essere nel mondo digitale da parte degli utenti dei servizi Internet, è dovuta alla personale convinzione che la rete Internet, e le piattaforme ivi operanti, costituiscano ormai il più importante luogo di diffusione delle opere d’autore. Si è allora analizzata, in chiave comparatistica, la genesi della disciplina nordamericana ed europea in materia di violazioni del diritto d’autore online, per poi esaminare nel dettaglio i primi e più importanti provvedimenti normativi elaborati sul tema: il Digital Millenium Copyright Act (DMCA) e la Direttiva sul commercio elettronico 2000/31/CE. A causa del contesto e dei presupposti sui quali nacque, tuttavia, la Direttiva 2000/31/CE mostrò fin da subito la propria incompletezza e debolezza, riportando evidenti lacune e dando vita, di conseguenza, a notevoli incertezze interpretative. La capacità degli ordinamenti giuridici di adeguarsi alla liquida mutabilità del virtuale, infatti, non può che apparire fortemente compromessa. Non stupisce, dunque, il motivo per cui, a distanza di quasi vent’anni dall’ultima normativa elaborata in tema di violazioni online del diritto d’autore, sia stata avvertita un’insopprimibile esigenza di rinnovamento, che ha portato all’entrata in vigore della Direttiva UE 2019/790. È di questa e, nello specifico, dell'art. 17, infatti, che si occupa il quarto e ultimo capitolo della presente trattazione, il cui fine è quello di mettere in evidenza l’imponente cambiamento di rotta apportato dal legislatore europeo.

Diritto d'autore e violazioni online: Responsabilità degli Intermediari dei Servizi Internet. Dalla Direttiva 2000/31/CE alla Direttiva 2019/790/UE

LUCCHETTA, GIORGIA
2021/2022

Abstract

Questo lavoro nasce dalla volontà di approfondire una materia relativamente recente, eppure articolata e complessa: il diritto d’autore. La creazione intellettuale e l’opera dell’ingegno, infatti, svolgono un ruolo di preminente importanza tra le attività produttive poste in essere dall’uomo. Il primo capito della presente trattazione è dedicato a un breve excursus relativo alle trasformazioni storiche della disciplina. L’obiettivo è quello di delineare la cornice entro la quale nacque e prosperò l’interesse per la tutela del diritto d’autore, rendendo conto delle diverse tappe evolutive – nonché delle varie spinte ideologiche, sociali e culturali – che portarono a un inquadramento dogmatico e sistematico della materia. Adottando una prospettiva comparatistica, che è senz’altro una chiave di lettura essenziale per valutare opportunamente l’evoluzione del nostro argomento di discussione, è possibile riscontrare, infatti, una palese frattura tra i sistemi giuridici di common law e quelli, al contrario, di civil law. Il primo capitolo mira, allora, a far emergere i due diversi modelli di riferimento, quello del copyright anglosassone e quello continentale del diritto d’autore; al contempo intende rievocare i tentativi di conciliazione realizzati a livello internazionale ed europeo, quali importanti occasioni di sviluppo e progresso della materia, ed evidenziare l’importanza dell’impatto della rivoluzione tecnologica sulla disciplina. Una volta acquisita dimestichezza con il quadro storico e giuridico di riferimento, il secondo capitolo svolge, invece, una funzione definitoria. Il suo scopo, infatti, è quello di rievocare gli sforzi compiuti dalla dottrina e dalla giurisprudenza nel tentativo di fornire una definizione univoca e universalmente condivisa di «opera dell’ingegno», indicandone le caratteristiche essenziali, nonché il contenuto della tutela che gli ordinamenti giuridici intendono garantire in capo agli autori delle stesse. Il terzo e il quarto capitolo sono dedicati, nello specifico, alle violazioni del diritto d’autore online e alla responsabilità dei fornitori dei servizi web: gli Internet Service Providers, noti anche con l’acronimo ISP. La scelta di approfondire una particolare tipologia di violazioni del diritto d’autore, quelle poste in essere nel mondo digitale da parte degli utenti dei servizi Internet, è dovuta alla personale convinzione che la rete Internet, e le piattaforme ivi operanti, costituiscano ormai il più importante luogo di diffusione delle opere d’autore. Si è allora analizzata, in chiave comparatistica, la genesi della disciplina nordamericana ed europea in materia di violazioni del diritto d’autore online, per poi esaminare nel dettaglio i primi e più importanti provvedimenti normativi elaborati sul tema: il Digital Millenium Copyright Act (DMCA) e la Direttiva sul commercio elettronico 2000/31/CE. A causa del contesto e dei presupposti sui quali nacque, tuttavia, la Direttiva 2000/31/CE mostrò fin da subito la propria incompletezza e debolezza, riportando evidenti lacune e dando vita, di conseguenza, a notevoli incertezze interpretative. La capacità degli ordinamenti giuridici di adeguarsi alla liquida mutabilità del virtuale, infatti, non può che apparire fortemente compromessa. Non stupisce, dunque, il motivo per cui, a distanza di quasi vent’anni dall’ultima normativa elaborata in tema di violazioni online del diritto d’autore, sia stata avvertita un’insopprimibile esigenza di rinnovamento, che ha portato all’entrata in vigore della Direttiva UE 2019/790. È di questa e, nello specifico, dell'art. 17, infatti, che si occupa il quarto e ultimo capitolo della presente trattazione, il cui fine è quello di mettere in evidenza l’imponente cambiamento di rotta apportato dal legislatore europeo.
2021
Online Copyright Infringements: Internet Service Providers Liability. From Directive 2000/31/CE to Directive 2019/790/UE
Diritto d'autore
Copyright
Dir. 2000/31/CE
Dir. 2019/790/UE
Providers ISP
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/39504