Coppie omosessuali e procreazione medicalmente assistita

L’elaborato si prefigge l’obiettivo di evidenziare i limiti di tutela giuridica che discendono dalla scelte compiute dal legislatore con l’introduzione della legge sulla procreazione medicalmente assistita. Infatti, ai sensi della Legge n. 40 del 19 febbraio 2004, le coppie che richiedono l’accesso alle tecniche di PMA devono essere di sesso diverso. Con ciò il legislatore ha scelto implicitamente di precludere alle coppie omosessuali di avvalersi delle tecniche di procreazione medicalmente assistita. Se in Italia a tali coppie è preclusa questa possibilità, in altri paesi europei l’accesso alle tecniche è consentito anche alle coppie omosessuali. Nel caso in cui queste si rivolgano ad un paese estero e, a seguito di inseminazione artificiale, nasca un figlio, questo, a seconda del luogo di nascita, è soggetto ad un differente trattamento giuridico. L’elaborato ha lo scopo di analizzare le differenti tutele giuridiche apprestate al figlio, a seconda che la nascita avvenga in Italia o nel paese in cui è stata realizzata la PMA.