La questione della natura costitutiva o dichiarativa del contratto di divisione trova origini storiche molto risalenti. All’idea trasmessa dal diritto romano secondo la quale, con la divisione, si realizzerebbero una serie di trasferimenti tra i condividenti simili a quelli che caratterizzano il contratto di compravendita, o quello di permuta, si contrappose un diversa ricostruzione dell’istituto, secondo cui i condividenti, nel corso della comunione, avrebbero dovuto considerarsi già titolari dei beni loro assegnati. Tuttavia, tale soluzione, fondata su ragioni eminentemente pratiche, non risolse definitivamente le questioni di carattere teorico che riguardavano la divisione e che erano destinate a ripresentarsi, nel corso degli anni, arricchendosi dalla riflessione su temi ugualmente controversi e rilevanti per la ricostruzione dell’istituto in questione. L’elaborato si propone, pertanto, di affrontare il tema della natura della divisione e quello dei suoi effetti, intersecandoli con ulteriori aspetti, considerati significativi e rilevanti per la risoluzione delle questioni che l’argomento pone. Nel capitolo I, si offrirà un’esposizione delle diverse teorie sulla comunione e si introdurrà l’istituto della divisione nei suoi aspetti fondamentali. Il capitolo II esporrà l’evoluzione storica dell’istituto, con un sguardo attento a quei contributi che ne hanno valorizzato il carattere autonomo rispetto ad altre forme contrattuali, quali la permuta. Il capitolo III presenterà le diverse voci dottrinali che hanno composto nel corso degli anni il dibattito relativo alla natura del contratto di divisione: esse verranno poste a confronto ed esaminate nei loro risvolti specifici. Il capitolo IV cercherà, invece, di definire chiaramente la distinzione tra divisione in natura ed altre forme di divisione, e quella tra divisione ed atti ad essi equiparati, esaminando le diverse proposte che sono state avanzate di ricostruzione sistematica del fenomeno divisionale. Il capitolo V, infine, esporrà ed analizzerà i contenuti della recente sentenza Cass. Sez. Un. 7 ottobre 2019, n. 25021, cercando di valorizzare i dati raccolti nel corso della trattazione e di enucleare i possibili profili problematici che la riconduzione della divisione tra gli atti costitutivi potrebbe generare.

Natura ed effetti del contratto di divisione: considerazioni in margine alla sentenza Cass. Civ. Sez. Un. n. 25021/2019

DE GOBBI, DENIS
2021/2022

Abstract

La questione della natura costitutiva o dichiarativa del contratto di divisione trova origini storiche molto risalenti. All’idea trasmessa dal diritto romano secondo la quale, con la divisione, si realizzerebbero una serie di trasferimenti tra i condividenti simili a quelli che caratterizzano il contratto di compravendita, o quello di permuta, si contrappose un diversa ricostruzione dell’istituto, secondo cui i condividenti, nel corso della comunione, avrebbero dovuto considerarsi già titolari dei beni loro assegnati. Tuttavia, tale soluzione, fondata su ragioni eminentemente pratiche, non risolse definitivamente le questioni di carattere teorico che riguardavano la divisione e che erano destinate a ripresentarsi, nel corso degli anni, arricchendosi dalla riflessione su temi ugualmente controversi e rilevanti per la ricostruzione dell’istituto in questione. L’elaborato si propone, pertanto, di affrontare il tema della natura della divisione e quello dei suoi effetti, intersecandoli con ulteriori aspetti, considerati significativi e rilevanti per la risoluzione delle questioni che l’argomento pone. Nel capitolo I, si offrirà un’esposizione delle diverse teorie sulla comunione e si introdurrà l’istituto della divisione nei suoi aspetti fondamentali. Il capitolo II esporrà l’evoluzione storica dell’istituto, con un sguardo attento a quei contributi che ne hanno valorizzato il carattere autonomo rispetto ad altre forme contrattuali, quali la permuta. Il capitolo III presenterà le diverse voci dottrinali che hanno composto nel corso degli anni il dibattito relativo alla natura del contratto di divisione: esse verranno poste a confronto ed esaminate nei loro risvolti specifici. Il capitolo IV cercherà, invece, di definire chiaramente la distinzione tra divisione in natura ed altre forme di divisione, e quella tra divisione ed atti ad essi equiparati, esaminando le diverse proposte che sono state avanzate di ricostruzione sistematica del fenomeno divisionale. Il capitolo V, infine, esporrà ed analizzerà i contenuti della recente sentenza Cass. Sez. Un. 7 ottobre 2019, n. 25021, cercando di valorizzare i dati raccolti nel corso della trattazione e di enucleare i possibili profili problematici che la riconduzione della divisione tra gli atti costitutivi potrebbe generare.
2021
The nature of partition and its effects, through the decision of Sezioni Unite no. 25021, 2019
divisione
comunione
successioni
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/39522