La possibilità di configurare una partecipazione regionale ai procedimenti legislativi e, in particolare, a quello di formazione dei decreti legislativi, è una tematica tanto affascinante quanto inesplorata. La tesi prende le mosse dallo studio del principio di leale collaborazione e dall’esame della storica sentenza n. 251/2016, con cui la Corte costituzionale ha stabilito che il principio cooperativo richiede che la legge delega preveda un coinvolgimento regionale già nella fase di redazione dei decreti delegati. Questo elaborato argomenta a favore di tale assunto, generalizzandolo e pervenendo alla conclusione per cui, a determinate condizioni (anche ulteriori rispetto a quella indicata dal Giudice delle leggi in quest’ultima pronuncia), dal principio di leale collaborazione discende un vincolo, per il legislatore delegante, a prestabilire, mediante il mezzo dei limiti ulteriori, una fase di concertazione con gli enti regionali nel procedimento che conduce all’approvazione dei decreti legislativi. La ricerca, poi, si snoda attraverso l’indagine su quali siano gli strumenti concertativi che devono ritenersi più idonei a garantire il coinvolgimento regionale e, soprattutto, attraverso l’analisi dell’approccio che la giurisprudenza costituzionale riserva alla questione; in particolare si ragiona su come la tendenza del Giudice costituzionale ad attribuire grande rilievo alle peculiarità del caso di specie, che di volta in volta si presenta, rischi di tradursi in una compressione delle istanze regionali. Infine, viene toccato il tema dei vizi denunciabili dalle Regioni in sede di giudizio di legittimità in via principale, per capire a quali condizioni gli enti regionali possano agire per far valere il loro mancato coinvolgimento da parte del Governo, quando invece quest'ultimo era a ciò vincolato dal legislatore delegante.

Partecipazione delle Regioni alla formazione di decreti legislativi e controllo di costituzionalità

CASOTTO, GIACOMO
2021/2022

Abstract

La possibilità di configurare una partecipazione regionale ai procedimenti legislativi e, in particolare, a quello di formazione dei decreti legislativi, è una tematica tanto affascinante quanto inesplorata. La tesi prende le mosse dallo studio del principio di leale collaborazione e dall’esame della storica sentenza n. 251/2016, con cui la Corte costituzionale ha stabilito che il principio cooperativo richiede che la legge delega preveda un coinvolgimento regionale già nella fase di redazione dei decreti delegati. Questo elaborato argomenta a favore di tale assunto, generalizzandolo e pervenendo alla conclusione per cui, a determinate condizioni (anche ulteriori rispetto a quella indicata dal Giudice delle leggi in quest’ultima pronuncia), dal principio di leale collaborazione discende un vincolo, per il legislatore delegante, a prestabilire, mediante il mezzo dei limiti ulteriori, una fase di concertazione con gli enti regionali nel procedimento che conduce all’approvazione dei decreti legislativi. La ricerca, poi, si snoda attraverso l’indagine su quali siano gli strumenti concertativi che devono ritenersi più idonei a garantire il coinvolgimento regionale e, soprattutto, attraverso l’analisi dell’approccio che la giurisprudenza costituzionale riserva alla questione; in particolare si ragiona su come la tendenza del Giudice costituzionale ad attribuire grande rilievo alle peculiarità del caso di specie, che di volta in volta si presenta, rischi di tradursi in una compressione delle istanze regionali. Infine, viene toccato il tema dei vizi denunciabili dalle Regioni in sede di giudizio di legittimità in via principale, per capire a quali condizioni gli enti regionali possano agire per far valere il loro mancato coinvolgimento da parte del Governo, quando invece quest'ultimo era a ciò vincolato dal legislatore delegante.
2021
Participation of the Italian regions in the drafting procedure of delegated legislative decrees and constitutionality check
leale collaborazione
delega legislativa
Corte costituzionale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/39526