Questa tesi tratta l’ordinanza n. 207/2018 e la successiva sentenza n. 242/2019 della Corte costituzione, inerente al c.d. “caso Cappato”. Ne vengono analizzati, di pari passo, i profili di merito e processuali. Tali pronunce consentono di porre in luce l’evoluzione del rapporto tra la Corte costituzionale e la discrezionalità legislativa dal 1956 ad oggi, e di come l’innovativa tecnica decisoria (una «incostituzionalità prospettata») ha inciso su tale rapporto, e in che misura. Vengono perciò trattati i punti più salienti in merito all’“anima politica” e alle tecniche decisorie della Corte. Quest’ultima inoltre in tali sedi si è pronunciata circa l’art. 580 c.p., il quale è rimasto immutato dall’entrata in vigore del codice penale, nonostante le crescenti discussioni in punto di “suicidio assistito” ed “eutanasia”. Vengono esaminate le tappe che hanno condotto al tardo riconoscimento legislativo dei diritti dei malati e delle questioni inerenti al biodiritto. L’analisi di questi temi è condotta in relazione alla seguente domanda: vi è stato un uso oppure un abuso delle regole processuali, da parte del giudice delle leggi?
La Corte costituzionale e il "caso Cappato", tra discrezionalità del legislatore e "diritto a una morte dignitosa"
EULOGI, LAURA
2021/2022
Abstract
Questa tesi tratta l’ordinanza n. 207/2018 e la successiva sentenza n. 242/2019 della Corte costituzione, inerente al c.d. “caso Cappato”. Ne vengono analizzati, di pari passo, i profili di merito e processuali. Tali pronunce consentono di porre in luce l’evoluzione del rapporto tra la Corte costituzionale e la discrezionalità legislativa dal 1956 ad oggi, e di come l’innovativa tecnica decisoria (una «incostituzionalità prospettata») ha inciso su tale rapporto, e in che misura. Vengono perciò trattati i punti più salienti in merito all’“anima politica” e alle tecniche decisorie della Corte. Quest’ultima inoltre in tali sedi si è pronunciata circa l’art. 580 c.p., il quale è rimasto immutato dall’entrata in vigore del codice penale, nonostante le crescenti discussioni in punto di “suicidio assistito” ed “eutanasia”. Vengono esaminate le tappe che hanno condotto al tardo riconoscimento legislativo dei diritti dei malati e delle questioni inerenti al biodiritto. L’analisi di questi temi è condotta in relazione alla seguente domanda: vi è stato un uso oppure un abuso delle regole processuali, da parte del giudice delle leggi?File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/39527