Le nuove tecnologie introdotte con l’era digitale ci permettono di avere a nostra disposizione sempre più strumenti per facilitare le vite delle persone ipoacusiche. La figura professionale dell’audioprotesista si sta evolvendo e delineando assieme a queste tecnologie. Uno di questi strumenti, che negli ultimi anni si sta sempre più affinando, rivelandosi un aiuto molto prezioso nella regolazione, non solo per la figura dell’audioprotesista, ma anche per il paziente stesso, è l’applicazione per smartphone. Le applicazioni sono facili da utilizzare, intuitive, ci semplificano la vita in innumerevoli modi e adesso ci aiutano anche a sentire. Le app permettono ai portatori di apparecchi acustici, non solo di attivare i propri programmi preferiti e regolare il volume, ma anche di scegliere le impostazioni in base al luogo in cui si trovano, controllare gli accessori e ancora rintracciare gli apparecchi acustici smarriti. Addirittura, per alcuni pazienti con una perdita fluttuante, può rivelarsi l’unica opzione per portare il paziente alle condizioni ottimali di ascolto. Al giorno d’oggi tutte le marche di apparecchi acustici maggiormente degne di nota investono nello sviluppo delle applicazioni rendendole più intuitive, più performanti e aggiungendo sempre più opzioni. L’obiettivo di questo studio è capire come le modifiche soggettive, apportate dal paziente mediante l’applicazione per smartphone, vadano a influenzare il fitting attuato dall’Audioprotesista. Lo studio è stato condotto attraverso un iter sperimentale su 10 pazienti, già portatori di apparecchi acustici, con fine ultimo quello di raccogliere dati oggettivi scaturiti da modifiche apportate dal paziente in base a preferenze personali. Nel caso in cui, dai risultati di questo studio emergesse uno schema fisso, questo potrebbe risultarci utile per implementare direttamente queste preferenze dal software degli apparecchi acustici durante il fitting. I dati utilizzati nello studio sono stati raccolti nel periodo di svolgimento del tirocinio aziendale, durante il quale si è studiato il funzionamento e l’utilizzo di queste metodiche direttamente sul paziente mediante l’utilizzo della strumentazione a disposizione. Gli obiettivi primari di questa tesi di studio sono: fornire uno spunto iniziale per una ricerca individuale più ampia volta a tutti gli audioprotesisti e vedere se effettivamente questa modalità di fitting per la regolazione degli apparecchi acustici possa favorire una migliore qualità di vita ai pazienti ipoacusici.

Le regolazioni soggettive del paziente nella modifica del fitting rappresentato nelle misure in vivo

BOSCARO, GIULIA
2021/2022

Abstract

Le nuove tecnologie introdotte con l’era digitale ci permettono di avere a nostra disposizione sempre più strumenti per facilitare le vite delle persone ipoacusiche. La figura professionale dell’audioprotesista si sta evolvendo e delineando assieme a queste tecnologie. Uno di questi strumenti, che negli ultimi anni si sta sempre più affinando, rivelandosi un aiuto molto prezioso nella regolazione, non solo per la figura dell’audioprotesista, ma anche per il paziente stesso, è l’applicazione per smartphone. Le applicazioni sono facili da utilizzare, intuitive, ci semplificano la vita in innumerevoli modi e adesso ci aiutano anche a sentire. Le app permettono ai portatori di apparecchi acustici, non solo di attivare i propri programmi preferiti e regolare il volume, ma anche di scegliere le impostazioni in base al luogo in cui si trovano, controllare gli accessori e ancora rintracciare gli apparecchi acustici smarriti. Addirittura, per alcuni pazienti con una perdita fluttuante, può rivelarsi l’unica opzione per portare il paziente alle condizioni ottimali di ascolto. Al giorno d’oggi tutte le marche di apparecchi acustici maggiormente degne di nota investono nello sviluppo delle applicazioni rendendole più intuitive, più performanti e aggiungendo sempre più opzioni. L’obiettivo di questo studio è capire come le modifiche soggettive, apportate dal paziente mediante l’applicazione per smartphone, vadano a influenzare il fitting attuato dall’Audioprotesista. Lo studio è stato condotto attraverso un iter sperimentale su 10 pazienti, già portatori di apparecchi acustici, con fine ultimo quello di raccogliere dati oggettivi scaturiti da modifiche apportate dal paziente in base a preferenze personali. Nel caso in cui, dai risultati di questo studio emergesse uno schema fisso, questo potrebbe risultarci utile per implementare direttamente queste preferenze dal software degli apparecchi acustici durante il fitting. I dati utilizzati nello studio sono stati raccolti nel periodo di svolgimento del tirocinio aziendale, durante il quale si è studiato il funzionamento e l’utilizzo di queste metodiche direttamente sul paziente mediante l’utilizzo della strumentazione a disposizione. Gli obiettivi primari di questa tesi di studio sono: fornire uno spunto iniziale per una ricerca individuale più ampia volta a tutti gli audioprotesisti e vedere se effettivamente questa modalità di fitting per la regolazione degli apparecchi acustici possa favorire una migliore qualità di vita ai pazienti ipoacusici.
2021
Patient's subjective adjustments in changing the fitting represented in Real-ear measurements
App
Misure in vivo
ReSound
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