Il presente lavoro ha lo scopo di mettere in luce i benefici che l’impianto cocleare e la “Stimolazione Bimodale” apportano ai pazienti, bambini e adulti con sordità gravi e profonde, che non trovano beneficio dalla sola applicazione degli apparecchi acustici. Sono state messe in evidenza tutte le componenti che costituiscono l’impianto cocleare, ma particolare attenzione è stata data agli elettrodi, veri protagonisti del buon funzionamento del dispositivo. Per quanto riguarda la stimolazione bimodale e le differenze esistenti rispetto all’adozione del solo impianto cocleare, è stato analizzato uno studio condotto nel 2015 presso l’Ospedale Pediatrico “Bambin Gesù” di Roma, (P. Marsella, S.Giannantonio, A. Scorpecci, F. Pianesi, M. Micardi, A. Resca); su 39 bambini osservati, di età compresa tra i 12 e i 36 mesi, è emerso che mantenere attiva la rete nervosa uditiva controlaterale alla stimolazione elettrica garantisce benefici significativi rispetto alla mancata adozione del dispositivo. Come argomento finale della tesi è stata trattata la telemedicina in audiologia; in particolare si è studiato il “remote fitting” dell’impianto cocleare, attuale opportunità di assistenza globale senza l’impellenza di una ospedalizzazione
"Impianto cocleare e Stimolazione bimodale, il futuro nella telemedicina"
MASALA, FRANCESCA
2021/2022
Abstract
Il presente lavoro ha lo scopo di mettere in luce i benefici che l’impianto cocleare e la “Stimolazione Bimodale” apportano ai pazienti, bambini e adulti con sordità gravi e profonde, che non trovano beneficio dalla sola applicazione degli apparecchi acustici. Sono state messe in evidenza tutte le componenti che costituiscono l’impianto cocleare, ma particolare attenzione è stata data agli elettrodi, veri protagonisti del buon funzionamento del dispositivo. Per quanto riguarda la stimolazione bimodale e le differenze esistenti rispetto all’adozione del solo impianto cocleare, è stato analizzato uno studio condotto nel 2015 presso l’Ospedale Pediatrico “Bambin Gesù” di Roma, (P. Marsella, S.Giannantonio, A. Scorpecci, F. Pianesi, M. Micardi, A. Resca); su 39 bambini osservati, di età compresa tra i 12 e i 36 mesi, è emerso che mantenere attiva la rete nervosa uditiva controlaterale alla stimolazione elettrica garantisce benefici significativi rispetto alla mancata adozione del dispositivo. Come argomento finale della tesi è stata trattata la telemedicina in audiologia; in particolare si è studiato il “remote fitting” dell’impianto cocleare, attuale opportunità di assistenza globale senza l’impellenza di una ospedalizzazioneFile | Dimensione | Formato | |
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TESI L'IMPIANTO COCLEARE E LA STIMOLAZIONE BIMODALE IL FUTURO NELLA TELEMEDICINA FRANCESCA MASALA.pdf
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/39821