Oggigiorno l’audioprotesista nel riabilitare le funzionalità uditive di soggetti ipoacusici è alla continua ricerca di implementare il beneficio del fitting protesico sul paziente portatore di apparecchi acustici, in modo da raggiungere una situazione ottimale e renderlo il più diretto possibile. Per questo, strumento indispensabile è il software per il fitting fornito dalle case produttrici delle varie marche degli apparecchi acustici; i software contengono suggerimenti e ‘’semplificazioni’’al fine di rendere scorrevole l’iter protesico ed arrivare ad un fitting ottimale per il paziente. I suggerimenti in questione si trovano all’interno del Software in sezioni dedicate, possono essere definiti ‘’soluzioni guidate’’: sono raccolte diverse problematiche che il soggetto con apparecchi può presentare in diverse situazioni, e per ognuna di queste identificata, vengono fornite delle possibili modifiche da applicare per la loro risoluzione. Ho voluto studiare i miglioramenti percepiti soggettivamente dell’intellegibilità del parlato e l’ascolto nel rumore, qualora il best fitting venisse ottimizzato anche tramite questo tipo di aiuto, usando un campione di soggetti protesizzati bilateralmente con apparecchi acustici RITE da almeno 6 mesi. Come criterio di paragone è stato usato il questionario APHAB, proposto in tre sedute: al presentarsi della problematica in questione, valutando il beneficio percepito con l’iter di fitting seguito dell’audioprotesista, valutando il beneficio percepito seguendo le soluzioni guidate del software utilizzato, a 10 giorni tra una seduta e l’altra. In questo studio i risultati dati dalla soggettività riferita dal paziente risultano punto fondamentale uniti a test classici di guadagno funzionale per la valutazione e l’ottenimento del best fitting.
OTTIMIZZAZIONE DEL FITTING PROTESICO TRAMITE SOLUZIONI GUIDATE DA SOFTWARE PER IL MIGLIORAMENTO DELL'INTELLIGIBILITÀ DEL PARLATO NELLA QUIETE E NEL RUMORE
STANGHERLIN, ANNA
2021/2022
Abstract
Oggigiorno l’audioprotesista nel riabilitare le funzionalità uditive di soggetti ipoacusici è alla continua ricerca di implementare il beneficio del fitting protesico sul paziente portatore di apparecchi acustici, in modo da raggiungere una situazione ottimale e renderlo il più diretto possibile. Per questo, strumento indispensabile è il software per il fitting fornito dalle case produttrici delle varie marche degli apparecchi acustici; i software contengono suggerimenti e ‘’semplificazioni’’al fine di rendere scorrevole l’iter protesico ed arrivare ad un fitting ottimale per il paziente. I suggerimenti in questione si trovano all’interno del Software in sezioni dedicate, possono essere definiti ‘’soluzioni guidate’’: sono raccolte diverse problematiche che il soggetto con apparecchi può presentare in diverse situazioni, e per ognuna di queste identificata, vengono fornite delle possibili modifiche da applicare per la loro risoluzione. Ho voluto studiare i miglioramenti percepiti soggettivamente dell’intellegibilità del parlato e l’ascolto nel rumore, qualora il best fitting venisse ottimizzato anche tramite questo tipo di aiuto, usando un campione di soggetti protesizzati bilateralmente con apparecchi acustici RITE da almeno 6 mesi. Come criterio di paragone è stato usato il questionario APHAB, proposto in tre sedute: al presentarsi della problematica in questione, valutando il beneficio percepito con l’iter di fitting seguito dell’audioprotesista, valutando il beneficio percepito seguendo le soluzioni guidate del software utilizzato, a 10 giorni tra una seduta e l’altra. In questo studio i risultati dati dalla soggettività riferita dal paziente risultano punto fondamentale uniti a test classici di guadagno funzionale per la valutazione e l’ottenimento del best fitting.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/39833