Il progetto consiste nella creazione, tramite metodi di sintesi, di segnali audio limitati nella durata e nello spettro, tali da essere univocamente associabili a specifici oggetti, situazioni o concetti anche da bambini in età prescolare, al fine di ottenere delle misurazioni audiometriche più complete e accurate rispetto alle attuali, soprattutto grazie ad una maggiore partecipazione al test da parte dei soggetti molto giovani, di solito non molto collaborativi. Lo studio nasce da due principali esigenze: Ottimizzare le misure audiometriche in età infantile, specie relative ai bambini in età prescolare, permettendo l’associazione dei suoni diagnostici ad elementi della loro vita quotidiana per mantenere il loro livello di concentrazione vivo per un periodo di tempo più prolungato rispetto ai tempo di solito ottenibili con le metodiche attuali, consentendo così ai tecnici di ottenere un risultato audiometrico più completo e accurato Estendere il range frequenziale del la misurazione diagnostica includendo i campi frequenziali sotto i 125 Hz e sopra gli 8 kHz che fanno parte del range frequenziale del bambino, ma non vengono attualmente inclusi nel comune protocollo di valutazione, tralasciando così una grande fetta della potenziale esperienza uditiva del bambino. Al momento il progetto è già brevettato (N. 102018000004636), ed è stato testato, sia su soggetti singoli che su gruppi di bambini, per il momento solo in modalità qualitativa per verificare l’effettiva attenzione dei soggetti molto giovani, ottenuto dei risultati positivi, anche se con una gamma limitata di suoni disponibili (treno, campanellino, grillo…). Ora si punta ad una fase di rifinizione ed ampliamento del progetto tramite aggiunta di nuovi suoni per renderlo una metodica più completa. A questo proposito sono in ballo delle collaborazioni con dei docenti di scuole materne e/o primarie, i quali ci aiuteranno nel comprendere a pieno il tipo di ambienti frequentati dai bambini in modo tale da poter accuratamente scegliere i suoni da sintetizzare, garantendo che rispecchino, il più possibile ,le premesse del progetto. Dopo l’individuazione di un campione di suoni si procede alla fase di sintesi in laboratorio, dove il gruppo di lavoro, al termine, verificherà l’idoneità dei segnali ottenuti prima di proporli al campione di lavoro. Quando i suoni risultati idonei sono stati selezionati, si procede alla somministrazione di essi al campione di lavoro, ovvero dei bambini in età prescolare indipendentemente dalle loro capacità uditive sia individualmente che in gruppi. In questa fase si verificherà che i segnali siano correttamente associati ai concetti designati: un bambino normoacusico dovrebbe idealmente essere in grado di associare suono-concetto in maniera molto semplice, mentre un bambino con ipoacusia dovrebbe avere delle difficoltà con alcune delle associazioni, per questo è importate verificare che tutte le associazioni “suono-corrispondente rappresentazione grafica “siano univoche ed intuitive. Al termine di questa fase quindi verranno scartati o rielaborati i suoni che non sono stati correttamente associati da una buona fetta del campione di lavoro. Quelli rielaborati verranno riproposti successivamente per un’ulteriore verifica. Al termine dovremmo ottenere nuovi segnali che possono incrementare la copertura frequenziale dei segnali già esistenti, mantenendo quella attiva partecipazione al test, da parte dei soggetti in età prescolare, fondamentale, quest’ultima, per una esecuzione del test audiometrico che fornisca risultati veramente affidabili, e garantendo, inoltre, una perfetta ripetibilità delle misurazioni.

Individuazione e sintesi di segnali audio limitati nel dominio del tempo e della frequenza, univocamente associabili a oggetti, situazioni o concetti accessibili anche a soggetti in età prescolare, al fine di ottimizzare le metodiche di valutazione audiometrica infantile

ZAMBETTA, VALENTINA
2021/2022

Abstract

Il progetto consiste nella creazione, tramite metodi di sintesi, di segnali audio limitati nella durata e nello spettro, tali da essere univocamente associabili a specifici oggetti, situazioni o concetti anche da bambini in età prescolare, al fine di ottenere delle misurazioni audiometriche più complete e accurate rispetto alle attuali, soprattutto grazie ad una maggiore partecipazione al test da parte dei soggetti molto giovani, di solito non molto collaborativi. Lo studio nasce da due principali esigenze: Ottimizzare le misure audiometriche in età infantile, specie relative ai bambini in età prescolare, permettendo l’associazione dei suoni diagnostici ad elementi della loro vita quotidiana per mantenere il loro livello di concentrazione vivo per un periodo di tempo più prolungato rispetto ai tempo di solito ottenibili con le metodiche attuali, consentendo così ai tecnici di ottenere un risultato audiometrico più completo e accurato Estendere il range frequenziale del la misurazione diagnostica includendo i campi frequenziali sotto i 125 Hz e sopra gli 8 kHz che fanno parte del range frequenziale del bambino, ma non vengono attualmente inclusi nel comune protocollo di valutazione, tralasciando così una grande fetta della potenziale esperienza uditiva del bambino. Al momento il progetto è già brevettato (N. 102018000004636), ed è stato testato, sia su soggetti singoli che su gruppi di bambini, per il momento solo in modalità qualitativa per verificare l’effettiva attenzione dei soggetti molto giovani, ottenuto dei risultati positivi, anche se con una gamma limitata di suoni disponibili (treno, campanellino, grillo…). Ora si punta ad una fase di rifinizione ed ampliamento del progetto tramite aggiunta di nuovi suoni per renderlo una metodica più completa. A questo proposito sono in ballo delle collaborazioni con dei docenti di scuole materne e/o primarie, i quali ci aiuteranno nel comprendere a pieno il tipo di ambienti frequentati dai bambini in modo tale da poter accuratamente scegliere i suoni da sintetizzare, garantendo che rispecchino, il più possibile ,le premesse del progetto. Dopo l’individuazione di un campione di suoni si procede alla fase di sintesi in laboratorio, dove il gruppo di lavoro, al termine, verificherà l’idoneità dei segnali ottenuti prima di proporli al campione di lavoro. Quando i suoni risultati idonei sono stati selezionati, si procede alla somministrazione di essi al campione di lavoro, ovvero dei bambini in età prescolare indipendentemente dalle loro capacità uditive sia individualmente che in gruppi. In questa fase si verificherà che i segnali siano correttamente associati ai concetti designati: un bambino normoacusico dovrebbe idealmente essere in grado di associare suono-concetto in maniera molto semplice, mentre un bambino con ipoacusia dovrebbe avere delle difficoltà con alcune delle associazioni, per questo è importate verificare che tutte le associazioni “suono-corrispondente rappresentazione grafica “siano univoche ed intuitive. Al termine di questa fase quindi verranno scartati o rielaborati i suoni che non sono stati correttamente associati da una buona fetta del campione di lavoro. Quelli rielaborati verranno riproposti successivamente per un’ulteriore verifica. Al termine dovremmo ottenere nuovi segnali che possono incrementare la copertura frequenziale dei segnali già esistenti, mantenendo quella attiva partecipazione al test, da parte dei soggetti in età prescolare, fondamentale, quest’ultima, per una esecuzione del test audiometrico che fornisca risultati veramente affidabili, e garantendo, inoltre, una perfetta ripetibilità delle misurazioni.
2021
Identification and synthesis of time- and frequency-domain-limited audio signals that can be uniquely associated with objects, situations, or concepts that are also accessible to preschoolers, in order to optimize child audiometric assessment methods
sintesi, suon
audiometria
età prescolare
segnali audio
associazione grafica
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/39837