Realizzazione di agenti antivirali basati su nanoparticelle

Le infezioni virali causano milioni di morti ogni anno, e con l’avvento della pandemia di SARS CoV-2/Covid-19, si è sottolineata la necessità di potenziare l’arsenale per combattere la replicazione dei virus tramite dei farmaci antivirali ad ampio spettro. A questo scopo, le nanoparticelle rappresentano un’applicazione molto promettente in campo biomedico: possono essere impiegate come inibitori sintetici multivalenti, presentando numerosi vantaggi rispetto ai farmaci antivirali convenzionali. Inoltre, una caratteristica unica di tali agenti è che possono essere virucidi. Rivolgendo particolare attenzione alle nanoparticelle d’oro ricoperte con 11-mercapto-undecan-solfonato, il cui potenziale come agente antivirale è comprovato, ma adducendo anche altri esempi, si offrirà uno sguardo d’insieme che comprenda sia le loro potenzialità in ambito biomedico sia le difficoltà che tuttora si riscontrano nel fare uso delle caratteristiche sui generis di queste nanoparticelle in ambito clinico.