Background: tinnitus is a widespread problem in the population that worsens the quality of life of sufferers, producing a real disability. There is now much evidence that tinnitus is related to disorders of the cervical spine and temporomandibular joint. Whether physiotherapy aimed at resolving somatic dysfunction, can have an actual benefit on tinnitus and consequently on quality of life, is still not well understood. Aim of the study: the aim of this study is to search the literature for whether the physiotherapy approach has an actual benefit on tinnitus and what treatment should be focused on to have a better outcome. Materials and methods: a search was conducted on the among major databases of scientific articles, namely, PubMed, PEDro and Cochrane Library. The search included 9 articles on physiotherapy intervention for tinnitus reduction, collecting 2 literature reviews, 5 RTCs, 1 cohort study and 1 reanalysis of a clinical trial. Results: the analysis of these articles showed that there was an effective reduction in tinnitus intensity and severity through physiotherapy intervention; in particular, cases in which physiotherapy treatment was multimodal, consisting of exercises, mobilizations, education and manual therapy aimed at resolving the somatic disorder, returned greater improvements. Conclusions: fair evidence has emerged on the effectiveness of a multimodal physiotherapy approach for the reduction in intensity and severity of tinnitus related to cervical and temporomandibular joint disorders. It is still unclear whether this type of approach is the best for these individuals, how it can be interleaved with other treatments for tinnitus that are currently in use, and whether there are prognostic factors for identifying patients who respond best to this type of treatment.

Background: gli acufeni sono una problematica molto diffusa nella popolazione e che peggiora la qualità della vita delle persone che ne soffrono, producendo una vera e propria disabilità. Sono ormai molte le evidenze della presenza di acufeni correlati a disturbi del tratto cervicale e dell’articolazione temporo-mandibolare. Non è ancora ben chiaro se la fisioterapia mirata alla risoluzione delle disfunzioni somatiche, possa avere un effettivo beneficio sull’acufene e di conseguenza sulla qualità della vita. Obiettivo dello studio: l’obiettivo di questo studio è ricercare in letteratura se l’approccio fisioterapico abbia un effettivo beneficio sull’acufene e su cosa si dovrebbe focalizzare il trattamento per avere un miglior risultato. Materiali e metodi: è stata effettuata una ricerca sulle tra principali banche dati di articoli scientifici, ovvero, PubMed, PEDro e Cochrane Library. La ricerca incluso 9 articoli sull’intervento fisioterapico per la riduzione degli acufeni, raccogliendo 2 revisioni della letteratura, 5 RTC, 1 studio di coorte e 1 rianalisi di uno studio clinico. Risultati: dall’analisi di questi articoli è emerso esistere un’effettiva riduzione in termini di intensità e gravità dell’acufene grazie all’intervento fisioterapico; in particolare hanno restituito maggiori miglioramenti i casi in cui il trattamento fisioterapico era di tipo multimodale, composto da esercizi, mobilizzazioni, educazione e terapia manuale mirate al risolvimento del disturbo somatico. Conclusioni: sono emerse discrete evidenze sull’efficacia di un approccio fisioterapico multimodale per la riduzione in termini di intensità e gravità degli acufeni correlati a disturbi del tratto cervicale e dell’articolazione temporo-mandibolare. Non è ancora chiaro se questo tipo di approccio sia il migliore per questi soggetti, come si possa interarlo agli altri trattamenti per gli acufeni che sono in uso attualmente e se esistano dei fattori prognostici per identificare i pazienti che meglio rispondono a questo tipo di trattamento.

APPROCCIO FISIOTERAPICO PER LA GESTIONE E TRATTAMENTO DEGLI ACUFENI SOMATOSENSORIALI: UNA REVISIONE DELLA LETTERATURA

LOVISON, SAMUELE
2021/2022

Abstract

Background: tinnitus is a widespread problem in the population that worsens the quality of life of sufferers, producing a real disability. There is now much evidence that tinnitus is related to disorders of the cervical spine and temporomandibular joint. Whether physiotherapy aimed at resolving somatic dysfunction, can have an actual benefit on tinnitus and consequently on quality of life, is still not well understood. Aim of the study: the aim of this study is to search the literature for whether the physiotherapy approach has an actual benefit on tinnitus and what treatment should be focused on to have a better outcome. Materials and methods: a search was conducted on the among major databases of scientific articles, namely, PubMed, PEDro and Cochrane Library. The search included 9 articles on physiotherapy intervention for tinnitus reduction, collecting 2 literature reviews, 5 RTCs, 1 cohort study and 1 reanalysis of a clinical trial. Results: the analysis of these articles showed that there was an effective reduction in tinnitus intensity and severity through physiotherapy intervention; in particular, cases in which physiotherapy treatment was multimodal, consisting of exercises, mobilizations, education and manual therapy aimed at resolving the somatic disorder, returned greater improvements. Conclusions: fair evidence has emerged on the effectiveness of a multimodal physiotherapy approach for the reduction in intensity and severity of tinnitus related to cervical and temporomandibular joint disorders. It is still unclear whether this type of approach is the best for these individuals, how it can be interleaved with other treatments for tinnitus that are currently in use, and whether there are prognostic factors for identifying patients who respond best to this type of treatment.
2021
PHYSIOTHERAPY APPROACH FOR THE MANAGEMENT AND TREATMENT OF SOMATOSENSORY TINNITUS: A LITERATURE REVIEW
Background: gli acufeni sono una problematica molto diffusa nella popolazione e che peggiora la qualità della vita delle persone che ne soffrono, producendo una vera e propria disabilità. Sono ormai molte le evidenze della presenza di acufeni correlati a disturbi del tratto cervicale e dell’articolazione temporo-mandibolare. Non è ancora ben chiaro se la fisioterapia mirata alla risoluzione delle disfunzioni somatiche, possa avere un effettivo beneficio sull’acufene e di conseguenza sulla qualità della vita. Obiettivo dello studio: l’obiettivo di questo studio è ricercare in letteratura se l’approccio fisioterapico abbia un effettivo beneficio sull’acufene e su cosa si dovrebbe focalizzare il trattamento per avere un miglior risultato. Materiali e metodi: è stata effettuata una ricerca sulle tra principali banche dati di articoli scientifici, ovvero, PubMed, PEDro e Cochrane Library. La ricerca incluso 9 articoli sull’intervento fisioterapico per la riduzione degli acufeni, raccogliendo 2 revisioni della letteratura, 5 RTC, 1 studio di coorte e 1 rianalisi di uno studio clinico. Risultati: dall’analisi di questi articoli è emerso esistere un’effettiva riduzione in termini di intensità e gravità dell’acufene grazie all’intervento fisioterapico; in particolare hanno restituito maggiori miglioramenti i casi in cui il trattamento fisioterapico era di tipo multimodale, composto da esercizi, mobilizzazioni, educazione e terapia manuale mirate al risolvimento del disturbo somatico. Conclusioni: sono emerse discrete evidenze sull’efficacia di un approccio fisioterapico multimodale per la riduzione in termini di intensità e gravità degli acufeni correlati a disturbi del tratto cervicale e dell’articolazione temporo-mandibolare. Non è ancora chiaro se questo tipo di approccio sia il migliore per questi soggetti, come si possa interarlo agli altri trattamenti per gli acufeni che sono in uso attualmente e se esistano dei fattori prognostici per identificare i pazienti che meglio rispondono a questo tipo di trattamento.
physiotherapy
acufeni
somatosensoriali
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/39951