In recent years, a term that recurs frequently in our daily life is "Fake News". The massive spread of this word is an indication of a submerged problem that afflicts our time, represented by the absence of the will to go deeper into things, contenting oneself with the first superficial data which, as unfortunately more and more often happens, is incorrect or misleading. This lack of the desire to verify information even when it would be easy to do so (especially with today's technologies) is one of the consequences of the lack of curiosity, in our specific case of the scientific one (Santovito, 2015). Keeping alive the propensity of children to look for "the why of things" (which in some circumstances, of first impact, could seem almost annoying to us), is therefore of vital importance for their future. The following discussion fits in this prospective, trying to analyze whether exhibitions and museums can be valid allies (both for schools and families) to keep alive the feeling of wonder and discovery, often dormant by a transmission of knowledge too abstract and passive for the learner. To this end, we directly participated in the interactive scientific exhibition "Sperimentando 2022", in which various bodies, associations and important research institutions (University of Padua, Cnr, Infn, Rfx, ...) provided their contribution to create a series of exhibitions and experiments. They concern the complicated environmental conditions in which our planet finds itself and the possible solutions to these problems. The views, opinions and impressions of children (from kindergarten to primary school) and their parents were collected through anonymous questionnaires before and after the visit. These data were subsequently analyzed to understand if and to what extent this exposure has fueled the interest and scientific curiosity of the little participants.

Negli ultimi anni, un termine che ricorre frequentemente nella nostra quotidianità è “Fake News”. La massiccia diffusione di tale vocabolo è indice di una problematica sommersa che affligge il nostro tempo, rappresentata dall’assenza della volontà di andare nel profondo delle cose, accontentandosi del primo dato superficiale che, come purtroppo sempre più spesso accade, risulta errato o forviante. Questa mancanza del desiderio di andare a verificare un'informazione anche quando sarebbe semplice farlo (soprattutto con le tecnologie odierne) è una delle conseguenze della mancanza della curiosità, nel nostro specifico caso di quella scientifica (Santovito, 2015). Tenere viva la tendenza dei bambini alla ricerca del "perché?" delle cose, che in alcune circostanze di primo impatto potrebbe apparirci quasi fastidiosa, risulta dunque invece di vitale importanza per il loro futuro. È in quest'ottica che si inserisce la seguente trattazione, che cerca di analizzare se mostre e musei possano essere dei validi alleati (sia per le scuole che per le famiglie) per mantenere vivo il sentimento di meraviglia e di scoperta, spesso assopito da una trasmissione del sapere troppo astratta e passiva per il discente. A tale scopo ci si è avvalsi della partecipazione diretta alla mostra scientifica interattiva “Sperimentando 2022”, nella quale diversi enti, associazioni ed importanti istituzioni di ricerca (Università degli studi di Padova, Cnr, Infn, Rfx, …) hanno fornito il loro contributo per creare una serie di esposizioni ed esperimenti in merito alla complicate condizioni ambientali in cui versa il nostro pianeta ed alle possibili soluzioni a tale problema. Prima e dopo la visita sono stati raccolti, attraverso dei questionari anonimi, i pareri e le opinioni dei bambini (dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria) e dei loro genitori. Tali dati sono stati in seguito oggetto di riflessione ed analizzati per comprendere se e quanto tale esposizione abbia alimentato l’interesse e la curiosità scientifica nei piccoli partecipanti.

Il contributo di MUSEI e mostre scientifiche interattive nello sviluppo della curiosità scientifica: Analisi dell'esperienza presso l'esposizione scientifica interattiva "Sperimentando 2022"

CASARIN, STEFANO
2021/2022

Abstract

In recent years, a term that recurs frequently in our daily life is "Fake News". The massive spread of this word is an indication of a submerged problem that afflicts our time, represented by the absence of the will to go deeper into things, contenting oneself with the first superficial data which, as unfortunately more and more often happens, is incorrect or misleading. This lack of the desire to verify information even when it would be easy to do so (especially with today's technologies) is one of the consequences of the lack of curiosity, in our specific case of the scientific one (Santovito, 2015). Keeping alive the propensity of children to look for "the why of things" (which in some circumstances, of first impact, could seem almost annoying to us), is therefore of vital importance for their future. The following discussion fits in this prospective, trying to analyze whether exhibitions and museums can be valid allies (both for schools and families) to keep alive the feeling of wonder and discovery, often dormant by a transmission of knowledge too abstract and passive for the learner. To this end, we directly participated in the interactive scientific exhibition "Sperimentando 2022", in which various bodies, associations and important research institutions (University of Padua, Cnr, Infn, Rfx, ...) provided their contribution to create a series of exhibitions and experiments. They concern the complicated environmental conditions in which our planet finds itself and the possible solutions to these problems. The views, opinions and impressions of children (from kindergarten to primary school) and their parents were collected through anonymous questionnaires before and after the visit. These data were subsequently analyzed to understand if and to what extent this exposure has fueled the interest and scientific curiosity of the little participants.
2021
The contribution of museums and interactive scientific exhibitions in the development of scientific curiosity: Analysis of the experience at the interactive scientific exhibition "Sperimentando 2022"
Negli ultimi anni, un termine che ricorre frequentemente nella nostra quotidianità è “Fake News”. La massiccia diffusione di tale vocabolo è indice di una problematica sommersa che affligge il nostro tempo, rappresentata dall’assenza della volontà di andare nel profondo delle cose, accontentandosi del primo dato superficiale che, come purtroppo sempre più spesso accade, risulta errato o forviante. Questa mancanza del desiderio di andare a verificare un'informazione anche quando sarebbe semplice farlo (soprattutto con le tecnologie odierne) è una delle conseguenze della mancanza della curiosità, nel nostro specifico caso di quella scientifica (Santovito, 2015). Tenere viva la tendenza dei bambini alla ricerca del "perché?" delle cose, che in alcune circostanze di primo impatto potrebbe apparirci quasi fastidiosa, risulta dunque invece di vitale importanza per il loro futuro. È in quest'ottica che si inserisce la seguente trattazione, che cerca di analizzare se mostre e musei possano essere dei validi alleati (sia per le scuole che per le famiglie) per mantenere vivo il sentimento di meraviglia e di scoperta, spesso assopito da una trasmissione del sapere troppo astratta e passiva per il discente. A tale scopo ci si è avvalsi della partecipazione diretta alla mostra scientifica interattiva “Sperimentando 2022”, nella quale diversi enti, associazioni ed importanti istituzioni di ricerca (Università degli studi di Padova, Cnr, Infn, Rfx, …) hanno fornito il loro contributo per creare una serie di esposizioni ed esperimenti in merito alla complicate condizioni ambientali in cui versa il nostro pianeta ed alle possibili soluzioni a tale problema. Prima e dopo la visita sono stati raccolti, attraverso dei questionari anonimi, i pareri e le opinioni dei bambini (dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria) e dei loro genitori. Tali dati sono stati in seguito oggetto di riflessione ed analizzati per comprendere se e quanto tale esposizione abbia alimentato l’interesse e la curiosità scientifica nei piccoli partecipanti.
Scienza
Curiosità
Didattica museale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/40070