Il presente lavoro di tesi nasce dalla volontà di approfondire, attraverso un lavoro di ricerca empirica, i benefici di una didattica ispirata ai principi dell’outdoor education sullo sviluppo delle conoscenze scientifiche relative agli organismi viventi che popolano il terreno. In particolare, si occupa di valutare in che modo l’interazione prolungata alunno-natura concorra a sviluppare sin dalla tenera età uno sguardo più ampio e più attento verso l’ambiente, che si traduce in una migliore capacità di osservare, descrivere e interiorizzare gli elementi e i fenomeni presi in esame. Il metodo di ricerca si basa sull’osservazione, sull’ analisi e sul confronto delle evidenze didattiche (dialoghi, riflessioni, riproduzioni grafiche) e dei comportamenti attivati dagli alunni per valutare il progressivo sviluppo delle competenze sull’asse scientifico e in termini di cittadinanza attiva. Attraverso l’analisi dei dati raccolti è stato possibile verificare come l’OE, rispetto a quanto svolto in aula, favorisca lo sviluppo delle capacità osservative, grafiche e mnemoniche degli alunni. Si è visto, infatti, che essi rielaborano l’esperienza percettiva fornendo descrizioni orali e riproduzioni grafiche caratterizzate da un’attenzione per i dettagli maggiormente significativa. Inoltre, l’esperienza diretta, autentica e multisensoriale della natura consente ai bambini di comprendere meglio i delicati equilibri che la caratterizzano e ad instaurare con essa una relazione significativa, che li porta a porsi questioni ambientali maggiormente rilevanti.
Con le mani nella terra. Un’esperienza di esplorazione e apprendimento all’aria aperta per scoprire le caratteristiche del terreno e degli organismi viventi che lo popolano.
PEDERIVA, AURORA
2021/2022
Abstract
Il presente lavoro di tesi nasce dalla volontà di approfondire, attraverso un lavoro di ricerca empirica, i benefici di una didattica ispirata ai principi dell’outdoor education sullo sviluppo delle conoscenze scientifiche relative agli organismi viventi che popolano il terreno. In particolare, si occupa di valutare in che modo l’interazione prolungata alunno-natura concorra a sviluppare sin dalla tenera età uno sguardo più ampio e più attento verso l’ambiente, che si traduce in una migliore capacità di osservare, descrivere e interiorizzare gli elementi e i fenomeni presi in esame. Il metodo di ricerca si basa sull’osservazione, sull’ analisi e sul confronto delle evidenze didattiche (dialoghi, riflessioni, riproduzioni grafiche) e dei comportamenti attivati dagli alunni per valutare il progressivo sviluppo delle competenze sull’asse scientifico e in termini di cittadinanza attiva. Attraverso l’analisi dei dati raccolti è stato possibile verificare come l’OE, rispetto a quanto svolto in aula, favorisca lo sviluppo delle capacità osservative, grafiche e mnemoniche degli alunni. Si è visto, infatti, che essi rielaborano l’esperienza percettiva fornendo descrizioni orali e riproduzioni grafiche caratterizzate da un’attenzione per i dettagli maggiormente significativa. Inoltre, l’esperienza diretta, autentica e multisensoriale della natura consente ai bambini di comprendere meglio i delicati equilibri che la caratterizzano e ad instaurare con essa una relazione significativa, che li porta a porsi questioni ambientali maggiormente rilevanti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/40084