I cambiamenti che hanno interessato il sistema scolastico italiano negli ultimi decenni, tra i quali l’autonomia scolastica e, sulla scia del modello anglosassone e statunitense, la cultura dell’accountability, hanno determinato l’imminente necessità di individuare un sistema di misura dell’efficacia scolastica attendibile ed equo. Alla luce delle trasformazioni che caratterizzano la società odierna, l’effetto che ha la scuola sui suoi studenti è divenuto rapidamente uno dei temi centrali delle indagini della ricerca educativa internazionale. Queste si rilevarono sconfortanti dal momento che dimostrarono l’incapacità della scuola di rimuovere i condizionamenti dovuti al contesto ambientale di provenienza degli alunni e di esercitare sull’apprendimento un’influenza da esso indipendente, portando così a mettere in discussione il ruolo di garanzia dell’eguaglianza di opportunità e di promozione sociale assegnato all’istruzione nelle società democratiche. Ricerche condotte su scala più piccola hanno modificato il quadro che era emerso su larga scala dimostrando la capacità delle scuole di ridurre le disuguaglianze e di fare la differenza. A partire dagli anni Novanta del secolo scorso si inizia a parlare di modelli di regressione multilivello per la misurazione del valore aggiunto che una scuola apporta al rendimento dei propri alunni. Comparare gli istituti in funzione del valore aggiunto significa paragonarle sulla base di ciò che riescono ad aggiungere ai risultati medi al netto dell’effetto di variabili non controllate dalla scuola, quali lo status socioeconomico-culturale d’origine.
La valutazione del sistema scolastico tra equità e valore aggiunto. Una ricerca qualitativa in alcuni istituti vicentini
SPANEVELLO, ADELE
2021/2022
Abstract
I cambiamenti che hanno interessato il sistema scolastico italiano negli ultimi decenni, tra i quali l’autonomia scolastica e, sulla scia del modello anglosassone e statunitense, la cultura dell’accountability, hanno determinato l’imminente necessità di individuare un sistema di misura dell’efficacia scolastica attendibile ed equo. Alla luce delle trasformazioni che caratterizzano la società odierna, l’effetto che ha la scuola sui suoi studenti è divenuto rapidamente uno dei temi centrali delle indagini della ricerca educativa internazionale. Queste si rilevarono sconfortanti dal momento che dimostrarono l’incapacità della scuola di rimuovere i condizionamenti dovuti al contesto ambientale di provenienza degli alunni e di esercitare sull’apprendimento un’influenza da esso indipendente, portando così a mettere in discussione il ruolo di garanzia dell’eguaglianza di opportunità e di promozione sociale assegnato all’istruzione nelle società democratiche. Ricerche condotte su scala più piccola hanno modificato il quadro che era emerso su larga scala dimostrando la capacità delle scuole di ridurre le disuguaglianze e di fare la differenza. A partire dagli anni Novanta del secolo scorso si inizia a parlare di modelli di regressione multilivello per la misurazione del valore aggiunto che una scuola apporta al rendimento dei propri alunni. Comparare gli istituti in funzione del valore aggiunto significa paragonarle sulla base di ciò che riescono ad aggiungere ai risultati medi al netto dell’effetto di variabili non controllate dalla scuola, quali lo status socioeconomico-culturale d’origine.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/40093