Con il presente elaborato ci si propone di analizzare la disciplina della tutela della maternità nel particolare ambito del lavoro sportivo, partendo dalla disciplina della storica Legge del 23 marzo 1981, n. 91, fino alla recente riforma intervenuta con il d.lgs. del 28 febbraio 2021, n. 36. Verrà, quindi, in primo luogo, inquadrata la figura del lavoratore sportivo secondo la legge n. 91 del 1981, dalla quale emergerà l’esclusione del c. d. professionista di fatto. Si noterà, dunque, come il professionista di fatto, non essendo considerato lavoratore sportivo dalla normativa vigente, non ha accesso alle tutele in essa contenute per il settore professionistico. Si proseguirà la trattazione affrontando la delicata tematica che coinvolge le donne sportive, confinate al ruolo di eterne dilettanti. Nella parte centrale della presente tesi, poi, si analizzerà come le professioniste di fatto, non essendo riconosciute lavoratrici sportive, non possono godere della tutela a sostegno della maternità e come siano costrette ad accettare l’inserimento, nei rispettivi accordi con le società sportive di affiliazione, di una c.d. “clausola anti gravidanza”. In conclusione, si vaglieranno le novità introdotte dalla riforma, in attuazione della legge delega n. 86 del 2019, intervenuta con il decreto legislativo n. 36 del 28 febbraio 2021, come modificato dal d.lgs. n. 163 del 5 ottobre 2022, relativo al riordino delle disposizioni in materia di lavoro sportivo.

LA NUOVA DISCIPLINA DEL LAVORO SPORTIVO E LA TUTELA DELLA MATERNITA'

SALVÒ, VALENTINA
2021/2022

Abstract

Con il presente elaborato ci si propone di analizzare la disciplina della tutela della maternità nel particolare ambito del lavoro sportivo, partendo dalla disciplina della storica Legge del 23 marzo 1981, n. 91, fino alla recente riforma intervenuta con il d.lgs. del 28 febbraio 2021, n. 36. Verrà, quindi, in primo luogo, inquadrata la figura del lavoratore sportivo secondo la legge n. 91 del 1981, dalla quale emergerà l’esclusione del c. d. professionista di fatto. Si noterà, dunque, come il professionista di fatto, non essendo considerato lavoratore sportivo dalla normativa vigente, non ha accesso alle tutele in essa contenute per il settore professionistico. Si proseguirà la trattazione affrontando la delicata tematica che coinvolge le donne sportive, confinate al ruolo di eterne dilettanti. Nella parte centrale della presente tesi, poi, si analizzerà come le professioniste di fatto, non essendo riconosciute lavoratrici sportive, non possono godere della tutela a sostegno della maternità e come siano costrette ad accettare l’inserimento, nei rispettivi accordi con le società sportive di affiliazione, di una c.d. “clausola anti gravidanza”. In conclusione, si vaglieranno le novità introdotte dalla riforma, in attuazione della legge delega n. 86 del 2019, intervenuta con il decreto legislativo n. 36 del 28 febbraio 2021, come modificato dal d.lgs. n. 163 del 5 ottobre 2022, relativo al riordino delle disposizioni in materia di lavoro sportivo.
2021
THE NEW REGULATION OF SPORTS WORK AND THE PROTECTION OF MATERNITY
LAVORO SPORTIVO
MATERNITA' ATLETE
RIFORMA SPORTIVA
LAVORATORE SPORTIVO
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/40116