Il presente elaborato si pone l’obiettivo di fornire al lettore una disamina generale sul tema dell’IVA negli scambi internazionali, andando dapprima ad esporre alcuni concetti di carattere nozionistico necessari per affrontare poi l’analisi di una vicenda problematica riguardante la gestione dei depositi IVA. Tale caso controverso è stato approfondito durante l’esperienza di stage curricolare svolta nell’Anno Accademico 2021-2022, grazie alla quale la scrivente ha avuto modo di saggiare la giunzione tra i fondamenti del diritto e la sua applicazione pratica, sviluppando ancor di più la dedizione l’ha attratta verso questo mondo. Nel Capitolo I verrà quindi illustrato il meccanismo che governa l’Imposta sul valore aggiunto, il tutto secondo una prospettiva prettamente europeista, andando ad analizzare quali sono le ragioni che hanno portato al diffondersi dell’IVA in ambito nazionale comunitario e internazionale, per poi focalizzare l’attenzione sull’evoluzione normativa che ha interessato la materia. Infine, verranno esaminate le nozioni che riguardano il funzionamento dell’imposta, prima negli scambi comunitari (D.L. 331/1993) successivamente in quelli extracomunitari (D.P.R. 633/1972). Il Capitolo II sarà invece dedicato alla disamina degli adempimenti che deve sopportare un soggetto operatore economico, il quale voglia effettuare scambi con altri Paesi: ci si soffermerà quindi sulla fatturazione elettronica e si presterà un occhio di riguardo al meccanismo dell’inversione contabile (c.d. reverse charge) inteso come strumento per contrastare fenomeni di frode; si passerà poi all’analisi della comunicazione dati delle operazioni transfrontaliere (c.d. esterometro), degli elenchi riepilogativi Intrastat e infine si tratterà dell’Archivio Informatico comunitario unico delle partite IVA (c.d. archivio VIES). Nel Capitolo III verrà trattato il tema delle transazioni commerciali che coinvolgono tre (c.d. triangolazioni) o più (c.d. operazioni a catena) soggetti passivi europei ed extraeuropei, tra i quali intervengano successive cessioni in presenza di un unico trasporto dei beni. Infine, il Capitolo IV sarà riservato all’illustrazione del caso studiato nel corso dell’esperienza formativa sopracitata: si esaminerà quindi il concetto di Deposito IVA, nonché le operazioni ammesse in deposito, il regime della sospensione d’imposta, l’introduzione dei beni in deposito e la successiva estrazione. Alla luce di quanto esposto si cercherà di fornire un’ipotetica soluzione al caso controverso, evidenziando prima le lacune normative che interessano la materia e suggerendo poi prospettive di riforma.
Regime IVA negli scambi internazionali e gestione dei depositi IVA ai sensi dell'art. 50-bis D.L. 331/93
BORTOLOZZO, GIULIA
2021/2022
Abstract
Il presente elaborato si pone l’obiettivo di fornire al lettore una disamina generale sul tema dell’IVA negli scambi internazionali, andando dapprima ad esporre alcuni concetti di carattere nozionistico necessari per affrontare poi l’analisi di una vicenda problematica riguardante la gestione dei depositi IVA. Tale caso controverso è stato approfondito durante l’esperienza di stage curricolare svolta nell’Anno Accademico 2021-2022, grazie alla quale la scrivente ha avuto modo di saggiare la giunzione tra i fondamenti del diritto e la sua applicazione pratica, sviluppando ancor di più la dedizione l’ha attratta verso questo mondo. Nel Capitolo I verrà quindi illustrato il meccanismo che governa l’Imposta sul valore aggiunto, il tutto secondo una prospettiva prettamente europeista, andando ad analizzare quali sono le ragioni che hanno portato al diffondersi dell’IVA in ambito nazionale comunitario e internazionale, per poi focalizzare l’attenzione sull’evoluzione normativa che ha interessato la materia. Infine, verranno esaminate le nozioni che riguardano il funzionamento dell’imposta, prima negli scambi comunitari (D.L. 331/1993) successivamente in quelli extracomunitari (D.P.R. 633/1972). Il Capitolo II sarà invece dedicato alla disamina degli adempimenti che deve sopportare un soggetto operatore economico, il quale voglia effettuare scambi con altri Paesi: ci si soffermerà quindi sulla fatturazione elettronica e si presterà un occhio di riguardo al meccanismo dell’inversione contabile (c.d. reverse charge) inteso come strumento per contrastare fenomeni di frode; si passerà poi all’analisi della comunicazione dati delle operazioni transfrontaliere (c.d. esterometro), degli elenchi riepilogativi Intrastat e infine si tratterà dell’Archivio Informatico comunitario unico delle partite IVA (c.d. archivio VIES). Nel Capitolo III verrà trattato il tema delle transazioni commerciali che coinvolgono tre (c.d. triangolazioni) o più (c.d. operazioni a catena) soggetti passivi europei ed extraeuropei, tra i quali intervengano successive cessioni in presenza di un unico trasporto dei beni. Infine, il Capitolo IV sarà riservato all’illustrazione del caso studiato nel corso dell’esperienza formativa sopracitata: si esaminerà quindi il concetto di Deposito IVA, nonché le operazioni ammesse in deposito, il regime della sospensione d’imposta, l’introduzione dei beni in deposito e la successiva estrazione. Alla luce di quanto esposto si cercherà di fornire un’ipotetica soluzione al caso controverso, evidenziando prima le lacune normative che interessano la materia e suggerendo poi prospettive di riforma.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/40120