Fattori rilevanti nella discriminazione di quantità nel cane maschio

Animals’ ability to discriminate quantities has been the subject of many studies and a growing number of scientific evidence confirms that animals do indeed possess this ability. In the present study we subjected 42 male dogs (Canis familiaris) to a dichotomous test where they had to choose between two different quantities of food. The test consisted of a free choice between two dishes with different quantities of palatable food (1 vs 8 for about half of the dogs, 2 vs 4 for the other half) for six times in each session. Each subject performed three sessions in the span of a few days. The subjects had no previous training in quantity discrimination tasks. The aim of the study was to inquire which factors influence dogs’ ability to discriminate between different quantities. We considered as variables the type of comparison used (1 vs 8 or 2 vs 4), the reproductive status and the session of tests the dog was taking. The data analysis suggests that dogs can discriminate between the quantities given in both tests, they however get better results in the easier comparison (1 vs 8). While both groups demonstrated to be able to discriminate quantities, dogs that were not neutered got significantly better results compared to the neutered ones. However, we believe that this difference is to be attributed to lower motivation or attention rather than lower cognitive abilities of neutered dogs. No significant difference has been found when comparing the results from the three test sessions or the interactions of the considered variables (type of comparison, reproductive state, session).

La capacità degli animali di discriminare le quantità è stata oggetto di molti studi e un numero sempre maggiore di evidenze scientifiche ci conferma che gli animali sono in possesso di tale capacità. In questo lavoro abbiamo sottoposto 42 cani (Canis familiaris) maschi ad uno tra due test di scelta dicotomica tra quantità diverse di cibo. La prova consiste nella scelta libera tra due piatti con quantità diverse di cibo appetibile (1 vs 8 per circa metà dei soggetti, 2 vs 4 per l’altra metà) per sei volte nella stessa sessione, ogni soggetto ha preso parte a tre sessioni nel corso di alcuni giorni. I soggetti che hanno preso parte ai test non sono stati sottoposti ad alcun tipo di addestramento sulla discriminazione di quantità. L’obiettivo della prova era quello di valutare quali fattori influenzano la capacità dei cani di discriminare le quantità. Abbiamo considerato come variabili il tipo di test (1 vs 8 o 2 vs 4), lo stato riproduttivo e il blocco di scelta (la sessione di test a cui il cane stava partecipando) Dall’analisi dei dati ottenuti risulta che i soggetti sono in grado di portare a termine entrambi i tipi di prova, con maggior successo nella prova più semplice (1 vs 8). Nonostante entrambi i gruppi abbiano dimostrato di distinguere le quantità, i maschi interi hanno ottenuto risultati significativamente migliori rispetto ai maschi castrati, tale differenza è secondo noi da imputare a minore attenzione o motivazione piuttosto che ad una minor capacità cognitiva dei cani castrati. Non sono state rilevate differenze significative confrontando i risultati delle tre sessioni, né dall’interazione tra le variabili considerate (tipo di prova, stato riproduttivo e blocco di scelta).