Flavescence dorée is one of the most feared grapevine diseases by winegrowers in recent years. It is caused by phytoplasmas transmitted by its vector Scaphoideus titanus Ball, which is highly mobile and contributes to the rapid spread of the disease. When outbreaks were detected in northeastern Italy in the 1990s, the disease had been successfully contained through an effective control strategy. However, in recent years in Veneto there have been resurgences of the disease, also involving the Prosecco Superiore DOCG production area. Among the causes attributable to this worrying resurgence of the epidemic, is the withdrawal of active substances mainly used against the vector, such as organophosphates and neonicotinoids. In addition, most of the available insecticides belong to the pyrethroids, which are poorly selective against predatory mites. As a result, tetranychid mites have been found in vineyards following treatments aimed at controlling S. titanus. In this context, it is important to obtain as much information as possible on the main products currently used by evaluating their efficacy and persistence, as well as their side effects on the mite populations, in order to improve control strategies against this pest. The present study evaluated the persistence of the most common molecules used for both conventional (acetamiprid, achrinathrin, etofenprox, flupyradifurone, deltamethrin, lambda-cyhalothrin, sulfoxaflor, tau-fluvalinate) and organic farms (azadirachtin, Beauveria bassiana, natural pyrethrum). In addition, a mite fauna survey was carried out in one hundred vineyards in the Prosecco Superiore DOCG area, to investigate the impact of insecticide applications against S. titanus.

Una delle ampelopatie più temute dai viticoltori negli ultimi anni è la Flavescenza dorata della vite, causata da fitoplasmi veicolati dall’insetto vettore Scaphoideus titanus Ball. A seguito di importanti epidemie scoppiate nel Nord-Est d’Italia, negli anni ’90 si era riusciti a contenere la malattia grazie ad un’efficace strategia di lotta. Tuttavia, negli ultimi anni si sono manifestate delle recrudescenze della malattia in Veneto, che coinvolgono anche l’area di produzione del Prosecco Superiore DOCG. Tra le cause attribuibili a questa ripresa preoccupante dell’epidemia, vi è anche la revoca di sostanze attive molto usate contro il vettore, quali esteri fosforici e neonicotinoidi. Inoltre, la maggior parte delle molecole autorizzate fa parte della classe dei piretroidi, i quali sono poco selettivi nei confronti degli acari Fitoseidi, importanti predatori di acari Tetranichidi: forti pullulazioni di questi fitofagi si riscontrano a seguito dei trattamenti volti al controllo di S. titanus. In questo contesto, risulta importante ottenere più informazioni possibili sui principali prodotti attualmente impiegati contro il vettore della Flavescenza dorata, valutandone l’efficacia e la persistenza biologica, oltre ai loro effetti collaterali sull’acarofauna, così da poter implementare al meglio le strategie di lotta future contro questa malattia che sta mettendo a rischio la viticoltura nei nostri areali, costringendo i viticoltori all’espianto di interi vigneti. Il presente studio ha valutato l’effetto residuale e quindi la persistenza biologica delle più comuni molecole impiegate sia in viticoltura convenzionale (acetamiprid, acrinatrina, etofenprox, flupyradifurone, deltametrina, lambda-cialotrina, sulfoxaflor, tau-fluvalinate), sia in viticoltura biologica (azadiractina, Beauveria bassiana, piretro naturale). Inoltre, è stata effettuata un’indagine sull’acarofauna in un centinaio di vigneti dell’area del Prosecco Superiore DOCG, nei comuni di San Pietro di Feletto e Valdobbiadene, per verificare le ripercussioni dei trattamenti effettuati contro S. titanus.

Persistenza degli insetticidi nei confronti di Scaphoideus titanus e indagini sull’acarofauna della vite nell’area del Prosecco Superiore DOCG

DAL CERO, MARTINA
2021/2022

Abstract

Flavescence dorée is one of the most feared grapevine diseases by winegrowers in recent years. It is caused by phytoplasmas transmitted by its vector Scaphoideus titanus Ball, which is highly mobile and contributes to the rapid spread of the disease. When outbreaks were detected in northeastern Italy in the 1990s, the disease had been successfully contained through an effective control strategy. However, in recent years in Veneto there have been resurgences of the disease, also involving the Prosecco Superiore DOCG production area. Among the causes attributable to this worrying resurgence of the epidemic, is the withdrawal of active substances mainly used against the vector, such as organophosphates and neonicotinoids. In addition, most of the available insecticides belong to the pyrethroids, which are poorly selective against predatory mites. As a result, tetranychid mites have been found in vineyards following treatments aimed at controlling S. titanus. In this context, it is important to obtain as much information as possible on the main products currently used by evaluating their efficacy and persistence, as well as their side effects on the mite populations, in order to improve control strategies against this pest. The present study evaluated the persistence of the most common molecules used for both conventional (acetamiprid, achrinathrin, etofenprox, flupyradifurone, deltamethrin, lambda-cyhalothrin, sulfoxaflor, tau-fluvalinate) and organic farms (azadirachtin, Beauveria bassiana, natural pyrethrum). In addition, a mite fauna survey was carried out in one hundred vineyards in the Prosecco Superiore DOCG area, to investigate the impact of insecticide applications against S. titanus.
2021
Persistence of insecticides on Scaphoideus titanus and survey on the mite fauna in the Prosecco Superiore DOCG area
Una delle ampelopatie più temute dai viticoltori negli ultimi anni è la Flavescenza dorata della vite, causata da fitoplasmi veicolati dall’insetto vettore Scaphoideus titanus Ball. A seguito di importanti epidemie scoppiate nel Nord-Est d’Italia, negli anni ’90 si era riusciti a contenere la malattia grazie ad un’efficace strategia di lotta. Tuttavia, negli ultimi anni si sono manifestate delle recrudescenze della malattia in Veneto, che coinvolgono anche l’area di produzione del Prosecco Superiore DOCG. Tra le cause attribuibili a questa ripresa preoccupante dell’epidemia, vi è anche la revoca di sostanze attive molto usate contro il vettore, quali esteri fosforici e neonicotinoidi. Inoltre, la maggior parte delle molecole autorizzate fa parte della classe dei piretroidi, i quali sono poco selettivi nei confronti degli acari Fitoseidi, importanti predatori di acari Tetranichidi: forti pullulazioni di questi fitofagi si riscontrano a seguito dei trattamenti volti al controllo di S. titanus. In questo contesto, risulta importante ottenere più informazioni possibili sui principali prodotti attualmente impiegati contro il vettore della Flavescenza dorata, valutandone l’efficacia e la persistenza biologica, oltre ai loro effetti collaterali sull’acarofauna, così da poter implementare al meglio le strategie di lotta future contro questa malattia che sta mettendo a rischio la viticoltura nei nostri areali, costringendo i viticoltori all’espianto di interi vigneti. Il presente studio ha valutato l’effetto residuale e quindi la persistenza biologica delle più comuni molecole impiegate sia in viticoltura convenzionale (acetamiprid, acrinatrina, etofenprox, flupyradifurone, deltametrina, lambda-cialotrina, sulfoxaflor, tau-fluvalinate), sia in viticoltura biologica (azadiractina, Beauveria bassiana, piretro naturale). Inoltre, è stata effettuata un’indagine sull’acarofauna in un centinaio di vigneti dell’area del Prosecco Superiore DOCG, nei comuni di San Pietro di Feletto e Valdobbiadene, per verificare le ripercussioni dei trattamenti effettuati contro S. titanus.
Scaphoideus titanus
Flavescenza dorata
acarofauna
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Dal_Cero_Martina.pdf

accesso riservato

Dimensione 2.73 MB
Formato Adobe PDF
2.73 MB Adobe PDF

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/40167