La popolazione umana è in costante aumento con essa anche la necessità di aumentare le produzioni agricole per sostenerla, garantendo la food security. A causa del cambiamento climatico si sta manifestando una pressante e continua estremizzazione del clima causando ondate di calore, di freddo, siccità prolungate e inondazioni anche nell’arco dello stesso anno. In aggiunta a questo l’intensificazione della produzione attraverso l’uso di concimi chimici eccedenti le necessità colturali, hanno portato a problemi ambientali e ad un impoverimento della sostanza organica nel suolo. Questi fattori combinati hanno portato ad una riduzione delle produzioni nel tempo, ad un utilizzo non sostenibile delle risorse e all’aumento dei costi di produzione, causato anche dall’elevato costo per l’acquisto delle materie prime per iniziare il ciclo produttivo. Per affrontare questi ostacoli è necessario ripensare il sistema produttivo, riciclando la sostanza organica di scarto favorendone il compostaggio ed apportala alle colture, inoltre è importante ridurre gli sprechi d’acqua per le coltivazioni, sempre più scarsa nella stagione estiva e oggetto di conflitto di interessi per altre attività produttive. La sperimentazione è stata svolta presso l’Azienda Agraria Sperimentale L. Toniolo dell’Università di Padova, con la coltivazione del pomodoro da industria in serra. Nello schema sperimentale adottato a split plot, sono state messe a dimora due file di pomodoro, suddivise in 6 parcelle con differente tipologia di concimazione rappresentate da: un testimone, due repliche di concimazione organica setacciata inferiore ai 2mm, due repliche di concimazione organica tal quale e una parcella in cui si è applicato del concime chimico. Le due bine sono state irrigate con un sistema a goccia, apportando una quantità d’acqua differente seguendo il fabbisogno dell’evapotraspirazione colturale (Etc); ad una è stata fornita il 100% del fabbisogno idrico mentre l’altra è stata fornita una quantità di acqua inferiore del 25% portando le piante in una condizione deficitaria. Durante la sperimentazione sono stati raccolti i dati relativi l’accrescimento delle due tesi, e con lo strumento LICOR la risposta in termini di fluorescenza, traspirazione e conduttanza stomatica. Sono state posizionate nel terreno delle sonde a 20, 40 e 60 cm per verificare la distribuzione dell’acqua. Lo scopo di questa sperimentazione è stato quello di osservare l’effetto della condizione deficitaria del pomodoro da industria sullo sviluppo, la differenza di produzione, le caratteristiche organolettiche del frutto e la possibilità di utilizzare un surrogato organico rispetto al concime chimico come fonte di sostanze nutritive.
Effetto dell’irrigazione deficitaria e della fertilizzazione con compost in pomodoro da industria
MOCELLIN, RICCARDO
2021/2022
Abstract
La popolazione umana è in costante aumento con essa anche la necessità di aumentare le produzioni agricole per sostenerla, garantendo la food security. A causa del cambiamento climatico si sta manifestando una pressante e continua estremizzazione del clima causando ondate di calore, di freddo, siccità prolungate e inondazioni anche nell’arco dello stesso anno. In aggiunta a questo l’intensificazione della produzione attraverso l’uso di concimi chimici eccedenti le necessità colturali, hanno portato a problemi ambientali e ad un impoverimento della sostanza organica nel suolo. Questi fattori combinati hanno portato ad una riduzione delle produzioni nel tempo, ad un utilizzo non sostenibile delle risorse e all’aumento dei costi di produzione, causato anche dall’elevato costo per l’acquisto delle materie prime per iniziare il ciclo produttivo. Per affrontare questi ostacoli è necessario ripensare il sistema produttivo, riciclando la sostanza organica di scarto favorendone il compostaggio ed apportala alle colture, inoltre è importante ridurre gli sprechi d’acqua per le coltivazioni, sempre più scarsa nella stagione estiva e oggetto di conflitto di interessi per altre attività produttive. La sperimentazione è stata svolta presso l’Azienda Agraria Sperimentale L. Toniolo dell’Università di Padova, con la coltivazione del pomodoro da industria in serra. Nello schema sperimentale adottato a split plot, sono state messe a dimora due file di pomodoro, suddivise in 6 parcelle con differente tipologia di concimazione rappresentate da: un testimone, due repliche di concimazione organica setacciata inferiore ai 2mm, due repliche di concimazione organica tal quale e una parcella in cui si è applicato del concime chimico. Le due bine sono state irrigate con un sistema a goccia, apportando una quantità d’acqua differente seguendo il fabbisogno dell’evapotraspirazione colturale (Etc); ad una è stata fornita il 100% del fabbisogno idrico mentre l’altra è stata fornita una quantità di acqua inferiore del 25% portando le piante in una condizione deficitaria. Durante la sperimentazione sono stati raccolti i dati relativi l’accrescimento delle due tesi, e con lo strumento LICOR la risposta in termini di fluorescenza, traspirazione e conduttanza stomatica. Sono state posizionate nel terreno delle sonde a 20, 40 e 60 cm per verificare la distribuzione dell’acqua. Lo scopo di questa sperimentazione è stato quello di osservare l’effetto della condizione deficitaria del pomodoro da industria sullo sviluppo, la differenza di produzione, le caratteristiche organolettiche del frutto e la possibilità di utilizzare un surrogato organico rispetto al concime chimico come fonte di sostanze nutritive.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/40185