Il presente elaborato si prefigge lo scopo di presentare le strategie di intervento a sostegno del bambino con disabilità visiva; un progetto di ricerca, sviluppo e implementazione di una modalità di "care " attraverso le immagini all'interno della Fondazione Robert Hollman. Per spiegare al meglio il contesto, è stato importante definire nel primo capitolo la disabilità visiva, e nel successivo fare una panoramica rispetto ai principi e le strategie presenti in letteratura a sostegno dei caregivers e del bambino con disabilità visiva. Dopo aver delineato quanto sia delicato il percorso di crescita di un bambino con disabilità visiva e quanto sia importante la presenza e il ruolo dei caregivers, nel terzo capitolo viene presentato il contesto all’interno del quale è nato il progetto di ricerca, oggetto della mia tesi: La Fondazione Robert Hollman. In seguito, sono state presentate come sono nate e come si sono strutturate le strategie di intervento che all’interno della Fondazione prendono il nome di “Facilitazioni”. Per farlo al meglio, sono state riportate interviste da parte degli operatori che hanno seguito la loro nascita e il loro sviluppo, presentando in modo dettagliato le loro caratteristiche e la loro finalità: Immagini che hanno l’obiettivo di condividere con i caregivers delle strategie pratiche per aiutare il bambino ad innamorarsi del mondo. Sulla base di tutti questi riferimenti teorici e della presentazione del contesto e delle “Facilitazioni”, è stato spiegato il progetto di ricerca, sviluppo e implementazione di una modalità di “care” attraverso le immagini, a sostegno dei caregivers e del loro bambino con disabilità visiva. Nel quarto capitolo, infatti, viene descritta la mia esperienza di tirocinio, i materiali e i metodi della ricerca. Si apre con la presentazione dello strumento utilizzato per la raccolta dei dati: dopo aver consegnato le facilitazioni alla famiglia e lascito a loro un tempo per applicarle, viene richiesta la compilazione di un questionario. È stato importante definire il campione oggetto della ricerca e le procedure per l’invio e l’analisi dei dati attraverso un programma: REDCap. Sono stati di seguito riportati i risultati ottenuti e la discussione dei dati raccolti. Ho concluso il presente elaborato riportando le mie riflessioni e gli spunti futuri relativi alle “Facilitazioni”, in quando sono un ottimo strumento per condividere con le famiglie delle strategie pratiche ma sicuramente la ricerca deve continuare per aiutare nel miglior modo il bambino con disabilità visiva a conoscere, a interagire ed innamorarsi del mondo.
Strategie di intervento a sostegno del bambino con disabilità visiva: ricerca, sviluppo e implementazione di una modalità di “care” attraverso le immagini all’interno della Fondazione Robert Hollman
CECCATO, GLORIA
2021/2022
Abstract
Il presente elaborato si prefigge lo scopo di presentare le strategie di intervento a sostegno del bambino con disabilità visiva; un progetto di ricerca, sviluppo e implementazione di una modalità di "care " attraverso le immagini all'interno della Fondazione Robert Hollman. Per spiegare al meglio il contesto, è stato importante definire nel primo capitolo la disabilità visiva, e nel successivo fare una panoramica rispetto ai principi e le strategie presenti in letteratura a sostegno dei caregivers e del bambino con disabilità visiva. Dopo aver delineato quanto sia delicato il percorso di crescita di un bambino con disabilità visiva e quanto sia importante la presenza e il ruolo dei caregivers, nel terzo capitolo viene presentato il contesto all’interno del quale è nato il progetto di ricerca, oggetto della mia tesi: La Fondazione Robert Hollman. In seguito, sono state presentate come sono nate e come si sono strutturate le strategie di intervento che all’interno della Fondazione prendono il nome di “Facilitazioni”. Per farlo al meglio, sono state riportate interviste da parte degli operatori che hanno seguito la loro nascita e il loro sviluppo, presentando in modo dettagliato le loro caratteristiche e la loro finalità: Immagini che hanno l’obiettivo di condividere con i caregivers delle strategie pratiche per aiutare il bambino ad innamorarsi del mondo. Sulla base di tutti questi riferimenti teorici e della presentazione del contesto e delle “Facilitazioni”, è stato spiegato il progetto di ricerca, sviluppo e implementazione di una modalità di “care” attraverso le immagini, a sostegno dei caregivers e del loro bambino con disabilità visiva. Nel quarto capitolo, infatti, viene descritta la mia esperienza di tirocinio, i materiali e i metodi della ricerca. Si apre con la presentazione dello strumento utilizzato per la raccolta dei dati: dopo aver consegnato le facilitazioni alla famiglia e lascito a loro un tempo per applicarle, viene richiesta la compilazione di un questionario. È stato importante definire il campione oggetto della ricerca e le procedure per l’invio e l’analisi dei dati attraverso un programma: REDCap. Sono stati di seguito riportati i risultati ottenuti e la discussione dei dati raccolti. Ho concluso il presente elaborato riportando le mie riflessioni e gli spunti futuri relativi alle “Facilitazioni”, in quando sono un ottimo strumento per condividere con le famiglie delle strategie pratiche ma sicuramente la ricerca deve continuare per aiutare nel miglior modo il bambino con disabilità visiva a conoscere, a interagire ed innamorarsi del mondo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/40238