La pandemia da Covid-19 ha determinato un aumento dell'utilizzo delle nuove tecnologie e il ricorso a forme di lavoro agile. In tale contesto, i lavoratori hanno cominciato a sperimentare una nuova forma di stress: il tecnostress. Inoltre, l’emergenza sanitaria ha incrementato l’interesse per i temi della salute e del benessere organizzativo a causa degli effetti psicologici individuati nella popolazione. Il presente studio ha come obiettivo l’analisi della relazione nel tempo tra alcune caratteristiche individuali del lavoratore e dell’ambiente di lavoro, come perfezionismo e tecnostress, da un lato, e le loro conseguenze negative sulla salute del lavoratore come il job burnout. Un ulteriore obiettivo consiste nell’approfondire la relazione tra job burnout e possibili biomarcatori di stress, con particolare riferimento ai dosaggi di cortisolo nel capello. Su fondamento teorico del JD-R di Bakker e Demerouti, è stato realizzato uno studio longitudinale multi-metodo che ha previsto la compilazione di uno strumento di autovalutazione al tempo 1 e al tempo 2 da parte di un campione di lavoratori, nonché la raccolta di campioni di capelli a entrambi i tempi da parte degli stessi. I risultati suggeriscono una relazione negativa tra esaurimento e cortisolo, risultante in una ridotta secrezione di cortisolo in risposta a stress cronico prolungato. Dal momento che il cortisolo è implicato nella risposta ad una fonte di stress per mezzo dell’asse HPA, un ridotto rilascio del medesimo ha il potenziale di generare esiti negativi per la salute.
Tecnostress, perfezionismo, job burnout e biomarcatori di stress: uno studio longitudinale multi-metodo
GIGANTE, ROSA RITA
2021/2022
Abstract
La pandemia da Covid-19 ha determinato un aumento dell'utilizzo delle nuove tecnologie e il ricorso a forme di lavoro agile. In tale contesto, i lavoratori hanno cominciato a sperimentare una nuova forma di stress: il tecnostress. Inoltre, l’emergenza sanitaria ha incrementato l’interesse per i temi della salute e del benessere organizzativo a causa degli effetti psicologici individuati nella popolazione. Il presente studio ha come obiettivo l’analisi della relazione nel tempo tra alcune caratteristiche individuali del lavoratore e dell’ambiente di lavoro, come perfezionismo e tecnostress, da un lato, e le loro conseguenze negative sulla salute del lavoratore come il job burnout. Un ulteriore obiettivo consiste nell’approfondire la relazione tra job burnout e possibili biomarcatori di stress, con particolare riferimento ai dosaggi di cortisolo nel capello. Su fondamento teorico del JD-R di Bakker e Demerouti, è stato realizzato uno studio longitudinale multi-metodo che ha previsto la compilazione di uno strumento di autovalutazione al tempo 1 e al tempo 2 da parte di un campione di lavoratori, nonché la raccolta di campioni di capelli a entrambi i tempi da parte degli stessi. I risultati suggeriscono una relazione negativa tra esaurimento e cortisolo, risultante in una ridotta secrezione di cortisolo in risposta a stress cronico prolungato. Dal momento che il cortisolo è implicato nella risposta ad una fonte di stress per mezzo dell’asse HPA, un ridotto rilascio del medesimo ha il potenziale di generare esiti negativi per la salute.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
TESI DI LAUREA GIGANTE ROSA RITA.pdf
accesso riservato
Dimensione
1.35 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.35 MB | Adobe PDF |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/40332