Governance ambientale dei sistemi socio-ecologici in Europa: una valutazione di progetti LIFE nell'ambito forestale e marino attraverso la Social Network Analysis

The environmental problems that characterize our era, including the degradation of ecosystems and the loss of biodiversity, represent complex and global challenges that must be faced by applying a governance approach capable of including the socio-ecological dimension in natural resource management; this research field has been defined as environmental governance and it is the subject of this research, which intends to study the operative applications of environmental governance in a specific realm constituted by LIFE projects implemented in the EU programming period 2014-2020 and related to forest and marine ecosystems, in order to provide a background knowledge to the LIFE ENABLE project. Specifically, it will investigate the governance structure, the relationships between the ecological components and the socio-ecological network of the LIFE NAT forest-marine projects. The specific interactions between actors of project partnerships and habitats create a socio-ecological network which can be analyzed using Social Network Analysis (SNA). LIFE project partnerships include actors of different types belonging to different jurisdictional levels (i.e., local, regional, national, and international) who collaborate in the implementation of project activities. The habitats instead belong to two macro-categories (forest and marine ecosystems) and their connection presupposes ecological connectivity. From the data collected, which are related to 41 projects with 184 actors working on 36 different habitat types, a predominance of actors from southern Europe emerges, most of which belong to the NGO category, implementing project actions on two types of forest habitats: 91E0 and 9180, both considered as priorities. On the other hand, marine habitats are the subject of few planning actions, indicating an unequal effort between the two categories of habitat being analyzed. The actors in the network mainly belong to the 'national' jurisdictional level and results show heterophilia for the attributes 'level of governance' and 'type of actor', while for the attribute 'nationality' the calculation of the EI-index is negative and indicates homophily. In conclusion, although LIFE proves to be a fundamental European financial instrument for the achievement of environmental objectives, there are deficiencies in the protection and management of biodiversity in the marine ecosystems.

Le problematiche ambientali che caratterizzano la nostra epoca, tra le quali il degrado degli ecosistemi e la perdita di biodiversità, rappresentano sfide complesse e globali che devono essere affrontate applicando un approccio di governance capace di includere la dimensione socio-ecologica nelle logiche di uso e di gestione delle risorse naturali. Tale campo di ricerca viene definito governance ambientale ed è oggetto della presente ricerca che intende studiare le applicazioni operative della governance ambientale attraverso lo studio di progetti LIFE nel periodo 2014-2020 in contesti forestali e marini, per fornire un background conoscitivo al progetto LIFE ENABLE. Nello specifico, verrà indagata la struttura della governance, le relazioni tra le componenti ecologiche e il network socio-ecologico dei progetti LIFE NAT forestali-marini. Le interazioni che si formano tra gli attori dei partenariati e gli habitat creano un network socio-ecologico composto da nodi sociali ed ecologici, che è possibile analizzare tramite l’utilizzo della Social Network Analysis (SNA). Per quanto riguarda i nodi sociali, i partenariati dei progetti LIFE comprendono attori di diverse tipologie appartenenti a differenti livelli giurisdizionali (locali, regionali, nazionali, internazionali) che collaborano tra loro nella realizzazione delle attività di progetto. I nodi ecologici, invece, rappresentano gli habitat coinvolti nei progetti LIFE selezionati e appartenenti a due macro-categorie (forestali e marini). Essi vengono collegati tra loro se geograficamente prossimi, presupponendo connettività ecologica. Dai dati raccolti (relativi a 41 progetti con 184 attori che lavorano su 36 tipi di habitat) è emersa una predominanza di attori provenienti dall’Europa meridionale, la maggior parte dei quali appartenenti alla categoria NGO, che implementano azioni progettuali su due tipi di habitat forestali: 91E0 e 9180, entrambi prioritari. Gli habitat marini invece sono oggetto di poche azioni progettuali, ad indicare uno sforzo non equo tra le due categorie di habitat oggetto di analisi. Gli attori del network sono principalmente appartenenti al livello giurisdizionale ‘nazionale’ ed i risultati evidenziano eterofilia per gli attributi ‘livello di governance’ e ‘tipologia di attore’, mentre per l’attributo ‘nazionalità’ il calcolo dell’EI-index è negativo e indica omofilia. In conclusione, nonostante LIFE si dimostri uno strumento finanziario europeo fondamentale per la realizzazione degli obiettivi in materia ambientale, si riscontrano carenze nella tutela e nella gestione della biodiversità in ambito marino.