L’oggetto della suddetta tesi sono le plusvalenze rientranti nella categoria dei redditi diversi. Si è cercato di svolgere un lavoro specifico con riferimento alle plusvalenze rientranti tra le fattispecie disciplinate dalla lettera b), comma 1, dell’articolo 67 del TUIR, ovvero le plu- svalenze realizzate dalla cessione di immobili. Nel primo capitolo viene chiarito il concetto di “plusvalenza”, ovvero la differenza positiva fra due valori dello stesso bene riferita a momenti successivi. Il concetto di plusvalenza com- porta una variazione qualitativa e non quantitativa del bene in questione. Successivamente si è ritenuto opportuno chiarire anche altri concetti ritenuti intrinseci nella definizione di plu- svalenza, come p. es: soggetto passivo, ambito territoriale e realizzo del presupposto impo- sitivo. Relativamente all’ambito territoriale, nel caso un soggetto sia residente in un determinato Stato ma il bene risulta essere ubicato in un altro Stato, possono sorgere dei problemi legati alla doppia imposizione, tali problemi vengono risolti dall’intervento delle convenzioni in- ternazionali. Quest’ultime generalmente adottano il criterio in base al quale la tassazione della plusvalenza da cessione di un immobile avvenga nello Stato dove l’immobile risulti essere ubicato, e non nello Stato di residenza del contribuente. Per quanto riguarda la realizzazione del presupposto impositivo, si ha con il perfezionarsi della cessione di un diritto reale su un immobile dalla sfera giuridica di un soggetto a quella di un altro (cd effetto traslativo). Nel secondo capitolo invece viene svolto un lavoro maggiormente specifico con riferimento ai casi disciplinati ed esclusi dall’articolo 67, comma 1, lett. b) TUIR. Dalla lettura dell’arti- colo in questione sono individuabili soltanto alcune fattispecie in capo alla quali viene a ge- nerarsi una plusvalenza imponibile. Ci sono però anche altri casi che possono essere 43 ricondotti all’articolo 67, comma 1 lett. b): per individuarli bisogna far riferimento alla ratio della norma, ovvero colpire l’intento speculativo. Nel terzo capitolo si tratta l’argomento relativo alla base imponibile, che generalmente si ricava dalla differenza tra il corrispettivo ricavato dalla cessione e il costo d’acquisto o di costruzione (quest’ultimi incrementati da eventuali costi inerenti). Una volta che si è ricavata la base imponibile, essa può essere soggetta alla tassazione ordinaria, ma in alternativa anche alla tassazione sostitutiva soltanto in determinati casi. Il quarto ed ultimo capitolo si sofferma nel trattare in generale sulle plusvalenze finanziarie, anch’esse rientranti tra i redditi diversi e disciplinate dall’articolo 67, comma 1, dalla lettera c) alla c-quinquies).

Plusvalenze nei redditi diversi

MINTO, SEBASTIANO
2021/2022

Abstract

L’oggetto della suddetta tesi sono le plusvalenze rientranti nella categoria dei redditi diversi. Si è cercato di svolgere un lavoro specifico con riferimento alle plusvalenze rientranti tra le fattispecie disciplinate dalla lettera b), comma 1, dell’articolo 67 del TUIR, ovvero le plu- svalenze realizzate dalla cessione di immobili. Nel primo capitolo viene chiarito il concetto di “plusvalenza”, ovvero la differenza positiva fra due valori dello stesso bene riferita a momenti successivi. Il concetto di plusvalenza com- porta una variazione qualitativa e non quantitativa del bene in questione. Successivamente si è ritenuto opportuno chiarire anche altri concetti ritenuti intrinseci nella definizione di plu- svalenza, come p. es: soggetto passivo, ambito territoriale e realizzo del presupposto impo- sitivo. Relativamente all’ambito territoriale, nel caso un soggetto sia residente in un determinato Stato ma il bene risulta essere ubicato in un altro Stato, possono sorgere dei problemi legati alla doppia imposizione, tali problemi vengono risolti dall’intervento delle convenzioni in- ternazionali. Quest’ultime generalmente adottano il criterio in base al quale la tassazione della plusvalenza da cessione di un immobile avvenga nello Stato dove l’immobile risulti essere ubicato, e non nello Stato di residenza del contribuente. Per quanto riguarda la realizzazione del presupposto impositivo, si ha con il perfezionarsi della cessione di un diritto reale su un immobile dalla sfera giuridica di un soggetto a quella di un altro (cd effetto traslativo). Nel secondo capitolo invece viene svolto un lavoro maggiormente specifico con riferimento ai casi disciplinati ed esclusi dall’articolo 67, comma 1, lett. b) TUIR. Dalla lettura dell’arti- colo in questione sono individuabili soltanto alcune fattispecie in capo alla quali viene a ge- nerarsi una plusvalenza imponibile. Ci sono però anche altri casi che possono essere 43 ricondotti all’articolo 67, comma 1 lett. b): per individuarli bisogna far riferimento alla ratio della norma, ovvero colpire l’intento speculativo. Nel terzo capitolo si tratta l’argomento relativo alla base imponibile, che generalmente si ricava dalla differenza tra il corrispettivo ricavato dalla cessione e il costo d’acquisto o di costruzione (quest’ultimi incrementati da eventuali costi inerenti). Una volta che si è ricavata la base imponibile, essa può essere soggetta alla tassazione ordinaria, ma in alternativa anche alla tassazione sostitutiva soltanto in determinati casi. Il quarto ed ultimo capitolo si sofferma nel trattare in generale sulle plusvalenze finanziarie, anch’esse rientranti tra i redditi diversi e disciplinate dall’articolo 67, comma 1, dalla lettera c) alla c-quinquies).
2021
Capital gains as other incomes
diritto tributario
plusvalenze
redditi diversi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/40629