La storia del principio della par condicio creditorum comincia già con il diritto romano classico ed è legata ad un contesto complesso, le cui variabili sono rappresentate, innanzitutto, dallo sviluppo della limitazione della responsabilità come regola generale, dall’introduzione del concetto di merx peculiaris, che può essere, con le dovute precisazioni, assimilato ad un moderno patrimonio autonomo e dall’acquisizione di rilevanza della conoscenza dell’imprenditore romano dell’attività negoziale svolta dai propri sottoposti. In questo contesto si colloca anche il vocare in tributum, procedura relativa ai patrimoni imprenditoriali, consistente nella chiamata alla distribuzione tra i creditori, in una posizione di par condicio, delle merces peculiares di un servus o filius che abbia gestito una negotiatio sciente domino aut parte. Si tratta di un istituto, collegato all’insolvenza, la cui conoscenza è imprescindibile per una ricostruzione in prospettiva storica della par condicio creditorum, in quanto ne costitusce l’ambito fondamentale di operatività. Per cercare di ricostruire la funzione del vocare in tributum, non essendo questa disciplinata processualmente, occorre riferirsi ai testi giuridici contenuti nelle Istituzioni di Gaio e di Giustiniano e nel libro quattordicesimo, titolo IV, del Digesto che trattano della eventuale e successiva actio tributoria.
Il vocare in tributum come ambito di operatività della par condicio creditorum
DALL'ARMI, MARTINA
2021/2022
Abstract
La storia del principio della par condicio creditorum comincia già con il diritto romano classico ed è legata ad un contesto complesso, le cui variabili sono rappresentate, innanzitutto, dallo sviluppo della limitazione della responsabilità come regola generale, dall’introduzione del concetto di merx peculiaris, che può essere, con le dovute precisazioni, assimilato ad un moderno patrimonio autonomo e dall’acquisizione di rilevanza della conoscenza dell’imprenditore romano dell’attività negoziale svolta dai propri sottoposti. In questo contesto si colloca anche il vocare in tributum, procedura relativa ai patrimoni imprenditoriali, consistente nella chiamata alla distribuzione tra i creditori, in una posizione di par condicio, delle merces peculiares di un servus o filius che abbia gestito una negotiatio sciente domino aut parte. Si tratta di un istituto, collegato all’insolvenza, la cui conoscenza è imprescindibile per una ricostruzione in prospettiva storica della par condicio creditorum, in quanto ne costitusce l’ambito fondamentale di operatività. Per cercare di ricostruire la funzione del vocare in tributum, non essendo questa disciplinata processualmente, occorre riferirsi ai testi giuridici contenuti nelle Istituzioni di Gaio e di Giustiniano e nel libro quattordicesimo, titolo IV, del Digesto che trattano della eventuale e successiva actio tributoria.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/40644