Il progetto è quello di analizzare a livello linguistico-grammaticale Varrone e Agostino, strettamente connessi tra loro, essendo il primo modello e fonte del secondo; si può individuare l’obiettivo del mio percorso nel confronto tra l’approccio alla lingua dell’uno e dell’altro autore. L’indagine parte da una prima e generale discussione sull'ars grammatica e la sua partizione. La grammatica viene tripartita sia da Varrone sia da Agostino, ma le denominazioni sono differenti: il vescovo di Ippona parla di “motus, integritas e iunctura”, che corrispondono rispettivamente all’etimologia, alla morfologia e alla sintassi varroniane. Si discuterà brevemente dell'etimologia e della sintassi, invece in modo approfondito della morfologia in entrambi gli autori. Tra i temi previsti dalla discussione si trova quello dell’infantia grammaticae o litteratio, termini che designano “sia la preistoria della disciplina grammaticale coincidente con l’invenzione dell’alfabeto, sia la fase preparatoria all’apprendimento della grammatica”. Si procede con la sezione dedicata alle parti del discorso, che Varrone dice essere quattro a dispetto di Agostino, che segue la tradizione di 8 parti, introdotta da Dionisio Trace e stabilita come canonica. Infine, viene proposto un dibattito attorno alla tematica della declinatio: l’obiettivo è comune ai due autori, ovvero quello di ridurre l’espandersi infinito della multitudo rerum, ma in Agostino si parla di utilitas numerandi, in Varrone di declinatio. In entrambi i casi si risponde alla necessità impellente di ridurre la multitudo rerum, ma facendo assumere un’estrema varietà di forme, il parlante si trova a disporre di un ricco materiale con cui esprimersi adeguatamente. Si presenta un approfondimento sulla teoria delle conexiones: dunque, un’analisi specifica viene dedicata al verbo e alle sue componenti e problematiche. Si trova anche la trattazione degli elementi che compongono la Latinitas, che Varrone definisce come "incorrupte loquendi obsevatio secundum Romanam linguam"; Agostino riprende a piè pari tale definizione nella sua Ars breviata.

La grammatica di Agostino e il modello varroniano

COSMA, ANNA
2021/2022

Abstract

Il progetto è quello di analizzare a livello linguistico-grammaticale Varrone e Agostino, strettamente connessi tra loro, essendo il primo modello e fonte del secondo; si può individuare l’obiettivo del mio percorso nel confronto tra l’approccio alla lingua dell’uno e dell’altro autore. L’indagine parte da una prima e generale discussione sull'ars grammatica e la sua partizione. La grammatica viene tripartita sia da Varrone sia da Agostino, ma le denominazioni sono differenti: il vescovo di Ippona parla di “motus, integritas e iunctura”, che corrispondono rispettivamente all’etimologia, alla morfologia e alla sintassi varroniane. Si discuterà brevemente dell'etimologia e della sintassi, invece in modo approfondito della morfologia in entrambi gli autori. Tra i temi previsti dalla discussione si trova quello dell’infantia grammaticae o litteratio, termini che designano “sia la preistoria della disciplina grammaticale coincidente con l’invenzione dell’alfabeto, sia la fase preparatoria all’apprendimento della grammatica”. Si procede con la sezione dedicata alle parti del discorso, che Varrone dice essere quattro a dispetto di Agostino, che segue la tradizione di 8 parti, introdotta da Dionisio Trace e stabilita come canonica. Infine, viene proposto un dibattito attorno alla tematica della declinatio: l’obiettivo è comune ai due autori, ovvero quello di ridurre l’espandersi infinito della multitudo rerum, ma in Agostino si parla di utilitas numerandi, in Varrone di declinatio. In entrambi i casi si risponde alla necessità impellente di ridurre la multitudo rerum, ma facendo assumere un’estrema varietà di forme, il parlante si trova a disporre di un ricco materiale con cui esprimersi adeguatamente. Si presenta un approfondimento sulla teoria delle conexiones: dunque, un’analisi specifica viene dedicata al verbo e alle sue componenti e problematiche. Si trova anche la trattazione degli elementi che compongono la Latinitas, che Varrone definisce come "incorrupte loquendi obsevatio secundum Romanam linguam"; Agostino riprende a piè pari tale definizione nella sua Ars breviata.
2021
Varro as a model for Augustine's grammar
Schema grammaticale
Agostino
Varrone
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/40701