Le lingue trattano la modalità attraverso due punti di vista: modo e sistemi modali. Entrambi possono coesistere all’interno di lingua. Il modo e la modalità si distinguono in quanto la modalità è una categoria semantica, mentre il modo verbale è una categoria grammaticale. La modalità è connessa a vari elementi di significato che varie lingue usano. La modalità può essere codificata mediante una varietà di risorse linguistiche: morfologicamente, lessicalmente, sintatticamente, oppure attraverso l’intonazione. Attraverso la modalità si esprimono significati di obbligo, necessità, possibilità e permesso, volontà e capacità. Nelle lingue indoeuropee esistono due tipi di modalità, e cioè la modalità proposizionale e la modalità eventiva. Si distinguono due tipi di modalità proposizionale: modalità epistemica e modalità evidenziale. Attraverso la modalità epistemica il parlante esprime giudizi sulla fattualità dello stato di una frase che possono essere di tre tipi: Speculative, Deductive e Assumptive. La modalità eventiva invece è connessa a eventi che non sono ancora attuati, eventi che esprimono una possibilità di essere attuati, e si esprime attraverso la modalità deontica e la modalità dinamica. La modalità deontica esprime obbligo o permesso del soggetto di compiere un’azione , mentre la modalità dinamica esprime una volontà o una capacità del soggetto di compiere un’azione. In italiano la modalità deontica può essere espressa attraverso il modo verbale, i verbi modali dovere e potere, attraverso i verbi impersonali avere, a/da, essere da , bisogna, esser costretto, occorrere, tocca, con gli avverbi obbligatoriamente, necessariamente, per forza, oppure con costruzioni aggettivali come essere obbligatorio/permesso/vietato. Molti verbi italiani che originariamente avevano altri significati e che oggi esprimono necessità, hanno fatto un cammino storico grammaticalizzandosi per esprimere il significato che hanno oggi.

La modalità deontica: la grammaticalizzazione dei verbi di necessità in italiano e in romeno

FLORENTA, LIUDMILA
2021/2022

Abstract

Le lingue trattano la modalità attraverso due punti di vista: modo e sistemi modali. Entrambi possono coesistere all’interno di lingua. Il modo e la modalità si distinguono in quanto la modalità è una categoria semantica, mentre il modo verbale è una categoria grammaticale. La modalità è connessa a vari elementi di significato che varie lingue usano. La modalità può essere codificata mediante una varietà di risorse linguistiche: morfologicamente, lessicalmente, sintatticamente, oppure attraverso l’intonazione. Attraverso la modalità si esprimono significati di obbligo, necessità, possibilità e permesso, volontà e capacità. Nelle lingue indoeuropee esistono due tipi di modalità, e cioè la modalità proposizionale e la modalità eventiva. Si distinguono due tipi di modalità proposizionale: modalità epistemica e modalità evidenziale. Attraverso la modalità epistemica il parlante esprime giudizi sulla fattualità dello stato di una frase che possono essere di tre tipi: Speculative, Deductive e Assumptive. La modalità eventiva invece è connessa a eventi che non sono ancora attuati, eventi che esprimono una possibilità di essere attuati, e si esprime attraverso la modalità deontica e la modalità dinamica. La modalità deontica esprime obbligo o permesso del soggetto di compiere un’azione , mentre la modalità dinamica esprime una volontà o una capacità del soggetto di compiere un’azione. In italiano la modalità deontica può essere espressa attraverso il modo verbale, i verbi modali dovere e potere, attraverso i verbi impersonali avere, a/da, essere da , bisogna, esser costretto, occorrere, tocca, con gli avverbi obbligatoriamente, necessariamente, per forza, oppure con costruzioni aggettivali come essere obbligatorio/permesso/vietato. Molti verbi italiani che originariamente avevano altri significati e che oggi esprimono necessità, hanno fatto un cammino storico grammaticalizzandosi per esprimere il significato che hanno oggi.
2021
The Deontic Modality: the Grammaticalization of Verbs of Necessity in Italian and Romanian
modalità
grammaticalizzazione
deontico
modo
romeno
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/40717