This paper offers an attempt of translation from russian into italian for the novel "Devjatyj son Very Pavlovny", in English “Vera pavlovna’s ninth dream”, written by the post-sovietic contemporary writer Viktor Pelevin. First of all, an introduction of the writer, with some of the most important features of his writing techniques and characteristics, will be drawn up. More specifically, there will be carried out an analysis of literature and philosophical connections, such as the clear link between the protagonist of the novel, whose name is Vera Pavlovna and the one of Černyševskijs’ in the revolutionary novel “What is to be done?”. I will then go on dealing with the philosophical theory of “Solipsism”, that could also be considered between the protagonists of the novel. The body of this work is the translation itself, that will take up the entire second chapter, which will be followed by an accurate analysis of translation techniques, difficulties and cultural elements that need adequate clarification.

Il seguente elaborato propone una traduzione dal russo all'italiano del racconto "Devjatyj son Very Pavlovny", in italiano "Il nono sogno di Vera Pavlovna", dello scrittore post-sovietico Viktor Pelevin. Dopo aver svolto una dovuta presentazione biografica dell'autore, seguirà un'analisi riguardo lo stile dello scrittore. Particolare attenzione verrà data all'aspetto teorico che riguarda il racconto in questione, con riferimenti al “Solipsismo”, molto presente nelle produzioni dell’autore, e ai vari riferimenti letterari all’interno di questo breve racconto. In particolare, verranno articolate delle riflessioni circa il palese collegamento tra la protagonista di Pelevin e la Vera Pavlovna di Černyševskij, del romanzo “Che fare?” sviluppando una serie di delucidazioni. Seguirà a questo preambolo introduttivo la traduzione stessa che costituisce il corpo di questo elaborato. In conclusione, verrà articolata una breve analisi circa le tecniche di traduzione impiegate, le tecniche di traduzione adoperate, elementi intraducibili o che necessitano di note chiarificatorie, che spesso riguardano aspetti strettamente culturali essenziali alla comprensione del testo e, infine, si definiranno le maggiori difficoltà riscontrate e proposte di traduzioni alternative al fine di preservare sia il significato originale, sia quello più appropriato nella lingua di arrivo.

"Devjatyj son Very Pavlovny", di Viktor Pelevin. Una proposta di traduzione

MARTINIUC, NATALIA
2021/2022

Abstract

This paper offers an attempt of translation from russian into italian for the novel "Devjatyj son Very Pavlovny", in English “Vera pavlovna’s ninth dream”, written by the post-sovietic contemporary writer Viktor Pelevin. First of all, an introduction of the writer, with some of the most important features of his writing techniques and characteristics, will be drawn up. More specifically, there will be carried out an analysis of literature and philosophical connections, such as the clear link between the protagonist of the novel, whose name is Vera Pavlovna and the one of Černyševskijs’ in the revolutionary novel “What is to be done?”. I will then go on dealing with the philosophical theory of “Solipsism”, that could also be considered between the protagonists of the novel. The body of this work is the translation itself, that will take up the entire second chapter, which will be followed by an accurate analysis of translation techniques, difficulties and cultural elements that need adequate clarification.
2021
"Devjatyj son Very Pavlovny", written by Viktor Pelevin. A proposal for translation
Il seguente elaborato propone una traduzione dal russo all'italiano del racconto "Devjatyj son Very Pavlovny", in italiano "Il nono sogno di Vera Pavlovna", dello scrittore post-sovietico Viktor Pelevin. Dopo aver svolto una dovuta presentazione biografica dell'autore, seguirà un'analisi riguardo lo stile dello scrittore. Particolare attenzione verrà data all'aspetto teorico che riguarda il racconto in questione, con riferimenti al “Solipsismo”, molto presente nelle produzioni dell’autore, e ai vari riferimenti letterari all’interno di questo breve racconto. In particolare, verranno articolate delle riflessioni circa il palese collegamento tra la protagonista di Pelevin e la Vera Pavlovna di Černyševskij, del romanzo “Che fare?” sviluppando una serie di delucidazioni. Seguirà a questo preambolo introduttivo la traduzione stessa che costituisce il corpo di questo elaborato. In conclusione, verrà articolata una breve analisi circa le tecniche di traduzione impiegate, le tecniche di traduzione adoperate, elementi intraducibili o che necessitano di note chiarificatorie, che spesso riguardano aspetti strettamente culturali essenziali alla comprensione del testo e, infine, si definiranno le maggiori difficoltà riscontrate e proposte di traduzioni alternative al fine di preservare sia il significato originale, sia quello più appropriato nella lingua di arrivo.
traduzione
Viktor Pelevin
perestrojka
solipsismo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/40737