Thor: analisi comparativa tra l'Edda e la Marvel

I motivi per affrontare una ricerca su una figura di certo intrigante, ma per molti versi folgorante, come quella della divinità germanica Thor possono essere molteplici. Provando a gettare uno sguardo su un paesaggio nordico in cui si muovono esseri sovrannaturali di specie varie e curiose, si può sorprendente scorgere l’interessante figura del semidio, figlio di Odino, chiaramente in risalto rispetto alle altre. È la personificazione del fulmine, della folgore, del tuono e della tempesta. Thor rappresenta teologicamente il dio (e l’uomo) che possiede, oppure è totalmente identificato, con l’”arma” divina, la “virtù”, ossia la “vista” del principio cosmico. Proponendo un’analisi dell’evoluzione storica del personaggio di Thor, l’obiettivo che mi pongo in questa tesi è di cogliere il parallelismo progressivo presente nella rielaborazione della figura del dio all’interno dell’Universo Marvel, focalizzandomi sulle molteplici evoluzioni presenti, accompagnate da quanto avviene nelle attestazioni scritte originarie dell’Edda Poetica e dell’Edda in prosa di Snorri Sturluson, passando, poi, attraverso la fumettistica della Marvel Comics, fino a giungere, infine, alla filmografia del Marvel Cinematic Universe. E soprattutto, in che modo possano essere interpretate.