L’immaginario poetico di un autore è costituito da immagini, parole, temi che ricorrono fittamente lungo la sua opera. I significati e le accezioni di questi elementi possono cambiare nel tempo, tra i vari periodi di attività produttiva dell’autore, e in base alla loro collocazione nel corpo dei testi. Molto spesso la loro apparizione si verifica congiuntamente ad altri elementi che ne costituiscono a volte una premessa fondamentale, a volte un corollario, una deriva naturale. Il lavoro che mi sono proposto di fare si è ispirato al breve articolo di Adele Dei (Paura: storia di una parola e di una rima) in cui l’autrice si impegna in un’analisi dell’immaginario poetico di Giorgio Caproni, inseguendo le varie ricorrenze e cogliendo i vari significati della parola “paura” nell’opera del poeta. Con il medesimo approccio ho ricercato un'altra parola che ricorresse con una significativa frequenza nella poesia di Giorgio Caproni, individuando infine il termine “vento”. Mi sono occupato quindi di schedare l’opera del poeta rintracciando la presenza di questa parola, constatando che il suo uso è presente in tutte le raccolte poetiche, tranne in “”Erba francese” e ”Versicoli del Controcaproni” e presenta un lieve calo d’uso solamente nel periodo di “Cronistoria” e “Il passaggio d’Enea”. Lungo la mia ricerca ho potuto notare inoltre un vastissimo uso dei sinonimi “soffio”, “alito”, “brezza”, i quali mi hanno indotto quindi ad allargare il campo di ricerca alla ricorsività del tema del vento, dello spostamento d’aria in generale. Il seguente tema è spesso associato alla figura femminile, a presenze giovanili ed è bipolare, nel senso che ricorre sia in veste di veicolo di vitalità sia come simbolo di morte e sparizione. La pregnanza metaforica di questo termine risulta arricchita anche dai contesti sinestetici in cui spesso è inserito. In conclusione la ricerca alla base del mio lavoro ha marcato, oltre che la complessità e l’importanza del tema del vento nella poesia di Caproni, anche l’assoluta evidenza dell’intento programmatico del poeta di costruire la sua poesia come una tramatura musicale, ricca di richiami, ripetizioni e leitmotiv. Estremamente interessante sarebbe quindi proseguire l’inseguimento, l’ascolto, di altre “note fondamentali” lungo la partitura poetica di Giorgio Caproni.

Il tema del vento nella poesia di Giorgio Caproni

MORI, DAVIDE
2021/2022

Abstract

L’immaginario poetico di un autore è costituito da immagini, parole, temi che ricorrono fittamente lungo la sua opera. I significati e le accezioni di questi elementi possono cambiare nel tempo, tra i vari periodi di attività produttiva dell’autore, e in base alla loro collocazione nel corpo dei testi. Molto spesso la loro apparizione si verifica congiuntamente ad altri elementi che ne costituiscono a volte una premessa fondamentale, a volte un corollario, una deriva naturale. Il lavoro che mi sono proposto di fare si è ispirato al breve articolo di Adele Dei (Paura: storia di una parola e di una rima) in cui l’autrice si impegna in un’analisi dell’immaginario poetico di Giorgio Caproni, inseguendo le varie ricorrenze e cogliendo i vari significati della parola “paura” nell’opera del poeta. Con il medesimo approccio ho ricercato un'altra parola che ricorresse con una significativa frequenza nella poesia di Giorgio Caproni, individuando infine il termine “vento”. Mi sono occupato quindi di schedare l’opera del poeta rintracciando la presenza di questa parola, constatando che il suo uso è presente in tutte le raccolte poetiche, tranne in “”Erba francese” e ”Versicoli del Controcaproni” e presenta un lieve calo d’uso solamente nel periodo di “Cronistoria” e “Il passaggio d’Enea”. Lungo la mia ricerca ho potuto notare inoltre un vastissimo uso dei sinonimi “soffio”, “alito”, “brezza”, i quali mi hanno indotto quindi ad allargare il campo di ricerca alla ricorsività del tema del vento, dello spostamento d’aria in generale. Il seguente tema è spesso associato alla figura femminile, a presenze giovanili ed è bipolare, nel senso che ricorre sia in veste di veicolo di vitalità sia come simbolo di morte e sparizione. La pregnanza metaforica di questo termine risulta arricchita anche dai contesti sinestetici in cui spesso è inserito. In conclusione la ricerca alla base del mio lavoro ha marcato, oltre che la complessità e l’importanza del tema del vento nella poesia di Caproni, anche l’assoluta evidenza dell’intento programmatico del poeta di costruire la sua poesia come una tramatura musicale, ricca di richiami, ripetizioni e leitmotiv. Estremamente interessante sarebbe quindi proseguire l’inseguimento, l’ascolto, di altre “note fondamentali” lungo la partitura poetica di Giorgio Caproni.
2021
The theme of wind in Giorgio Caproni's poetry
Giorgio Caproni
Vento
Poesia
Stilistica e metrica
Figura retorica
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/40747