For the past 30 years, Italian agriculture has had direct experience with the sector of renewable energies, with biogas plants and their wastewater, ie digestate. It is the main waste of the process, but it is also a useful resource in the land if used as an organic fertilizer. Today we are living in an unstable historical phase. Several global issues they have caused commodity price increases since the war in the center of Europe to the climate crisis. Consequently the primary sector, which needs input to produce, is faced with unsustainable costs. Then the concept of circular agriculture on farms was born, through which income is created through biogas plants, organic matrices are reused and yes use the materials produced by the plant to conduct the company's activities; from electrical and thermal self-consumption to fertilization of the land. Nowadays the institutions are facilitating the development of this sector on farms because the proliferation of plants allows to have advantages in economic terms for the companies and to supply the national grid with electricity from renewable sources. The first part of the thesis retraces the stages of history, of the development of renewable energies in Europe and Italy in the agricultural sector, from the first large plants for the recycling of urban waste and sewage sludge, up to the structures modern plants managed with manure and energy crops. The digestate is then treated specifically, because in addition to all the energy electricity that is sold to the national grid, the plant has a waste. Become one resource for farmers, for the soil and for the farm budget in the plan fertilization. Specifically, its composition is evaluated, but above all its own agronomic management and how to enhance it. Finally, an evaluation is made to ascertain whether the digestate is a valid one alternative to synthetic nitrogen fertilizers through the use of analytical data obtained in three farms. These companies are located in the Venetian territory and have in equipped with a biogas plant fed with company matrices.

Da ormai 30 anni l’agricoltura Italiana ha un’esperienza diretta con il settore delle energie rinnovabili, con gli impianti di biogas e il loro refluo, ossia il digestato. Esso è lo scarto principale del processo, ma è anche una risorsa utile nei terreni se utilizzato come fertilizzante organico. Ad oggi stiamo vivendo in una fase storica instabile. Diverse problematiche globali hanno provocato aumenti di prezzo delle materie prime dalla guerra al centro dell’Europa alla crisi climatica . Di conseguenza il settore primario, che necessita di input per produrre, si trova di fronte a costi insostenibili. Nasce allora il concetto di agricoltura circolare nelle aziende agricole, mediante il quale attraverso gli impianti a biogas si crea reddito, si reimpiegano matrici organiche e si utilizzano le materie prodotte dall’impianto per condurre le attività dell’azienda; dall’autoconsumo elettrico e termico, alla concimazione dei terreni. Oggigiorno le istituzioni stanno agevolando lo sviluppo di questo settore nelle aziende agricole perché la proliferazione degli impianti permette di avere vantaggi in termini economici per le aziende e di rifornire la rete nazionale con energia elettrica attraverso fonti rinnovabili. Nella prima parte della tesi si ripercorrono le tappe della storia, dello sviluppo delle energie rinnovabili in Europa e in Italia nel settore agricolo, dai primi grandi impianti industriali per il riciclo dei rifiuti urbani e i fanghi di depurazione, fino alle strutture moderne gestite con reflui zootecnici e le colture energetiche. Successivamente viene trattato nello specifico il digestato, perché oltre a tutta l’energia elettrica che viene ceduta alla rete nazionale, l’impianto ha uno scarto. Diventa una risorsa per gli agricoltori, per il suolo e per il bilancio aziendale nel piano di concimazione. Nello specifico si valuta la sua composizione, ma soprattutto la sua gestione agronomica e le modalità per valorizzarlo. Per concludere viene fatta una valutazione volta ad accertare se il digestato è una valida alternativa ai concimi azotati di sintesi mediante l’utilizzo di dati analitici ricavati in tre aziende agricole. Tali imprese sono situate nel territorio del Veneziano ed hanno in dotazione un impianto di biogas alimentato con matrici aziendali.

Gli impianti di biogas e il digestato per un'agricoltura circolare

BENETTI, CARLO
2021/2022

Abstract

For the past 30 years, Italian agriculture has had direct experience with the sector of renewable energies, with biogas plants and their wastewater, ie digestate. It is the main waste of the process, but it is also a useful resource in the land if used as an organic fertilizer. Today we are living in an unstable historical phase. Several global issues they have caused commodity price increases since the war in the center of Europe to the climate crisis. Consequently the primary sector, which needs input to produce, is faced with unsustainable costs. Then the concept of circular agriculture on farms was born, through which income is created through biogas plants, organic matrices are reused and yes use the materials produced by the plant to conduct the company's activities; from electrical and thermal self-consumption to fertilization of the land. Nowadays the institutions are facilitating the development of this sector on farms because the proliferation of plants allows to have advantages in economic terms for the companies and to supply the national grid with electricity from renewable sources. The first part of the thesis retraces the stages of history, of the development of renewable energies in Europe and Italy in the agricultural sector, from the first large plants for the recycling of urban waste and sewage sludge, up to the structures modern plants managed with manure and energy crops. The digestate is then treated specifically, because in addition to all the energy electricity that is sold to the national grid, the plant has a waste. Become one resource for farmers, for the soil and for the farm budget in the plan fertilization. Specifically, its composition is evaluated, but above all its own agronomic management and how to enhance it. Finally, an evaluation is made to ascertain whether the digestate is a valid one alternative to synthetic nitrogen fertilizers through the use of analytical data obtained in three farms. These companies are located in the Venetian territory and have in equipped with a biogas plant fed with company matrices.
2021
Biogas plant and digestate for circular agriculture
Da ormai 30 anni l’agricoltura Italiana ha un’esperienza diretta con il settore delle energie rinnovabili, con gli impianti di biogas e il loro refluo, ossia il digestato. Esso è lo scarto principale del processo, ma è anche una risorsa utile nei terreni se utilizzato come fertilizzante organico. Ad oggi stiamo vivendo in una fase storica instabile. Diverse problematiche globali hanno provocato aumenti di prezzo delle materie prime dalla guerra al centro dell’Europa alla crisi climatica . Di conseguenza il settore primario, che necessita di input per produrre, si trova di fronte a costi insostenibili. Nasce allora il concetto di agricoltura circolare nelle aziende agricole, mediante il quale attraverso gli impianti a biogas si crea reddito, si reimpiegano matrici organiche e si utilizzano le materie prodotte dall’impianto per condurre le attività dell’azienda; dall’autoconsumo elettrico e termico, alla concimazione dei terreni. Oggigiorno le istituzioni stanno agevolando lo sviluppo di questo settore nelle aziende agricole perché la proliferazione degli impianti permette di avere vantaggi in termini economici per le aziende e di rifornire la rete nazionale con energia elettrica attraverso fonti rinnovabili. Nella prima parte della tesi si ripercorrono le tappe della storia, dello sviluppo delle energie rinnovabili in Europa e in Italia nel settore agricolo, dai primi grandi impianti industriali per il riciclo dei rifiuti urbani e i fanghi di depurazione, fino alle strutture moderne gestite con reflui zootecnici e le colture energetiche. Successivamente viene trattato nello specifico il digestato, perché oltre a tutta l’energia elettrica che viene ceduta alla rete nazionale, l’impianto ha uno scarto. Diventa una risorsa per gli agricoltori, per il suolo e per il bilancio aziendale nel piano di concimazione. Nello specifico si valuta la sua composizione, ma soprattutto la sua gestione agronomica e le modalità per valorizzarlo. Per concludere viene fatta una valutazione volta ad accertare se il digestato è una valida alternativa ai concimi azotati di sintesi mediante l’utilizzo di dati analitici ricavati in tre aziende agricole. Tali imprese sono situate nel territorio del Veneziano ed hanno in dotazione un impianto di biogas alimentato con matrici aziendali.
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