Low fertility in dairy cows is a big problem for livestock farms: it causes economic losses and management difficulties. The aim of the thesis is to analyze the reproductive situation, correlating it to the productive situation, in the farms of Trentino through use of data collected during functional checks and the compilation of a questionnaire.

Le aziende zootecniche che allevano vacche da latte si trovano davanti a grandi problematiche inerenti la fertilità. Lo scopo della tesi è quello di analizzare dati riproduttivi e produttivi di realtà presenti nel Trentino: sono state prese in considerazione 60 aziende (32 a stabulazione libera e 28 a stabulazione fissa) e analizzati i dati dei controlli funzionali. Inoltre, è stato fornito un questionario agli allevatori per avere delle informazioni generali sulla gestione della mandria e della riproduzione. L’introduzione della tesi è focalizzata principalmente sulle caratteristiche della zootecnia montana del Trentino e poi tratta dell’anatomia e della fisiologia dell’apparato riproduttore della vacca da latte. In seguito, vengono analizzati i dati raccolti tramite i controlli funzionali dove è stata valutata la differenza significativa dei parametri tra le diverse razze prese in considerazione (Bruna, Frisona Italiana, Pezzata Rossa Italiana, Rendena, Jersey, Meticcia e Grigio Alpina) e le diverse stabulazioni (libera o fissa). Per concludere, vi è l’analisi dei questionari che ha messo in evidenza le principali modalità di gestione che vengono adottate nelle aziende del Trentino. Per quanto riguarda la differenza tra le razze dai risultati si evince che: la Bruna ha un intervallo parto-prima fecondazione e parto-concepimento significativamente maggiore rispetto alle altre, le razze autoctone a duplice attitudine (Grigio Alpina e Rendena) sono considerevolmente meno precoci, le Rendene sono quelle che rimangono in asciutta per più giorni nel corso dell’anno, la Frisona è la maggior produttrice di latte ed infine la Bruna e soprattutto la Jersey hanno una percentuale di grasso e proteina nel loro latte significativamente maggiore rispetto alle altre razze. Per quanto riguarda invece la differenza tra stabulazioni si nota che nella libera si effettua un numero maggiore di fecondazioni per gravidanza e vi è un intervallo parto-concepimento più lungo. Inoltre, in questa stabulazione le vacche risultano essere più produttive, il latte ha maggior contenuto di proteina ma anche di cellule somatiche. Infine, dai questionari è stato rilevato che l’alimentazione tradizionale è quella più diffusa tra le aziende e l’alpeggio è praticato dalla quasi totalità delle realtà. Per ciò che riguarda la gestione riproduttiva l’inseminazione naturale è poco diffusa; il rilevamento dei calori avviene nella maggior parte dei casi solo mediante osservazione; molti allevatori tendono a non far diagnosticare mediante ecografo da parte del veterinario la salute dell’apparato riproduttore nel post parto; i metodi di diagnosi di gravidanza più frequenti sono tramite ecografo o palpazione rettale e gli ormoni sessuali vengono utilizzati raramente.

Dati riproduttivi e produttivi di bovine da latte allevate nella zona del Trentino

DALPEZ, MANUEL
2021/2022

Abstract

Low fertility in dairy cows is a big problem for livestock farms: it causes economic losses and management difficulties. The aim of the thesis is to analyze the reproductive situation, correlating it to the productive situation, in the farms of Trentino through use of data collected during functional checks and the compilation of a questionnaire.
2021
Reproductive and productive data of dairy cows bred in the Trentino area
Le aziende zootecniche che allevano vacche da latte si trovano davanti a grandi problematiche inerenti la fertilità. Lo scopo della tesi è quello di analizzare dati riproduttivi e produttivi di realtà presenti nel Trentino: sono state prese in considerazione 60 aziende (32 a stabulazione libera e 28 a stabulazione fissa) e analizzati i dati dei controlli funzionali. Inoltre, è stato fornito un questionario agli allevatori per avere delle informazioni generali sulla gestione della mandria e della riproduzione. L’introduzione della tesi è focalizzata principalmente sulle caratteristiche della zootecnia montana del Trentino e poi tratta dell’anatomia e della fisiologia dell’apparato riproduttore della vacca da latte. In seguito, vengono analizzati i dati raccolti tramite i controlli funzionali dove è stata valutata la differenza significativa dei parametri tra le diverse razze prese in considerazione (Bruna, Frisona Italiana, Pezzata Rossa Italiana, Rendena, Jersey, Meticcia e Grigio Alpina) e le diverse stabulazioni (libera o fissa). Per concludere, vi è l’analisi dei questionari che ha messo in evidenza le principali modalità di gestione che vengono adottate nelle aziende del Trentino. Per quanto riguarda la differenza tra le razze dai risultati si evince che: la Bruna ha un intervallo parto-prima fecondazione e parto-concepimento significativamente maggiore rispetto alle altre, le razze autoctone a duplice attitudine (Grigio Alpina e Rendena) sono considerevolmente meno precoci, le Rendene sono quelle che rimangono in asciutta per più giorni nel corso dell’anno, la Frisona è la maggior produttrice di latte ed infine la Bruna e soprattutto la Jersey hanno una percentuale di grasso e proteina nel loro latte significativamente maggiore rispetto alle altre razze. Per quanto riguarda invece la differenza tra stabulazioni si nota che nella libera si effettua un numero maggiore di fecondazioni per gravidanza e vi è un intervallo parto-concepimento più lungo. Inoltre, in questa stabulazione le vacche risultano essere più produttive, il latte ha maggior contenuto di proteina ma anche di cellule somatiche. Infine, dai questionari è stato rilevato che l’alimentazione tradizionale è quella più diffusa tra le aziende e l’alpeggio è praticato dalla quasi totalità delle realtà. Per ciò che riguarda la gestione riproduttiva l’inseminazione naturale è poco diffusa; il rilevamento dei calori avviene nella maggior parte dei casi solo mediante osservazione; molti allevatori tendono a non far diagnosticare mediante ecografo da parte del veterinario la salute dell’apparato riproduttore nel post parto; i metodi di diagnosi di gravidanza più frequenti sono tramite ecografo o palpazione rettale e gli ormoni sessuali vengono utilizzati raramente.
Zootecnia Trentino
Fertilità bovine
Produzione latte
Riproduzione bovine
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/40833