La salinità dei suoli: definizione, problematiche in ambito vegetale e di salute umana, nuove prospettive.

Soil is a resource of fundamental importance, it allows a series of key environmental, social and economic functions. However, it represents a basically non-renewable resource: its rate of degradation is remarkably fast, on the contrary, its formation and regeneration processes are extremely slow. It is, therefore, a very vulnerable resource, on which man is having a strong impact and for this reason, it must be safeguarded. Salinization is the process of accumulation of soluble salts in soils, which has several implications, not only in the agronomic field but also at the environmental level. In this paper, we analyzed the main causes of salinity in the soil, the damages that this event causes both to plant species and humans, and some solutions to limit this increasingly recurring problem. Starting from the definition and classification of saline soils and the description of the factors influencing salinization, we considered the action of water. The water intrusion into the soil causes the deposition of salt (salt wedge) This process is accelerated by anthropogenic factors (irrigation of crops with salty water) and the lack of vegetation. The impacts of salinity on plant growth and nutrition are also reported. Moreover, we studied the impacts of salinity on human health, which is defined as "Ecosystem Distress Syndrome". This condition results in both physical diseases (respiratory health, Ross River virus), and mental health consequences (concept of "solastagia"). Finally, we presented two possible solutions that could in the future allow the reduction of soil salinization. The use of rhizobacteria to promote crop growth in stressful conditions and a new perspective of rebirth and reuse of soils through forestry (bio-drainage). It is therefore essential to improve our understanding of this phenomenon.

Il suolo è una risorsa di fondamentale importanza, riveste infatti un ruolo decisivo sia a livello ambientale che sociale ed economico. Rappresenta però una risorsa sostanzialmente non rinnovabile: il suo processo di degradazione è notevolmente veloce, a differenza dei processi di formazione e rigenerazione che sono estremamente lenti. È quindi una risorsa molto vulnerabile, sulla quale l’uomo sta avendo un forte impatto e per questo motivo deve essere salvaguardata. La salinizzazione è il processo di accumulo di sali solubili nei suoli, che porta diverse implicazioni, non solo in campo agronomico ma anche a livello ambientale. È un fenomeno in cui si manifesta la perdita della risorsa suolo sia in termini di diminuzione di volume e di superficie, sia delle sue caratteristiche chimiche. Partendo quindi dalla definizione e classificazione dei suoli salini e dalla descrizione dei fattori che ne influenzano la salinizzazione, si è passati allo studio dell’azione delle acque, le quali con la loro intrusione nei suoli e la loro deposizione di sale (cuneo salino) generano il fenomeno della salinità, che può essere accelerata anche da fattori antropogenici (l’irrigazione delle colture con acque salate) o dalla mancanza di copertura del suolo o di vegetazione. Si sono poi considerati gli impatti della salinità sulla vegetazione. Successivamente sono stati identificati gli effetti che la salinità ha sulla salute umana “Sindrome da stress ecosistemico”, ossia malattie prettamente fisiche (salute respiratoria, virus Ross River), oppure problemi di salute mentale (concetto di “solastagia”). Infine, si sono presentate due possibili soluzioni per ridurre la salinizzazione dei suoli: l’utilizzo di rizobatteri, per garantire il miglioramento della crescita delle colture e il biodrenaggio, che grazie alla selvicoltura propone una nuova prospettiva di rinascita e riutilizzo dei suoli.