Acqua minerale in bottiglia: requisiti normativi

Il tema delle normative alimentari è complesso, in quanto molto dettagliato e importante in termini di sicurezza del consumatore. La normativa permette al consumatore una garanzia a livello sanitario, ma anche commerciale: è fondamentale che un prodotto alimentare immesso nel mercato non vada nuocere alla salute di chi lo consuma, e dal punto di vista economico, un consumatore deve avere la possibilità di scegliere liberamente quale prodotto acquistare, con le informazioni necessarie complete e veritiere. La normativa da una garanzia anche al produttore, definendo le frodi alimentari e salvaguardando la qualità del prodotto, dati i casi che si sono verificati negli anni nel settore alimentare. I requisiti per poter definire una tipologia di acqua come minerale sono molto stringenti, proprio per garantire al consumatore: la purezza; le caratteristiche minerali ed organolettiche; e l'origine del prodotto. Ci sono differenze tra varie tipologie di acqua in bottiglia, e non è scontato che un prodotto di acqua confezionata (anche in bottiglia) sia minerale. Le differenze tra acqua minerale e acqua potabile sono molteplici. I parametri da rispettare sono di vario tipo: a partire dai microbiologici e fisico-chimici. Vanno strettamente rispettati per la sicurezza del consumatore e per la quantità di minerali necessaria per definire minerale un'acqua. Dal punto di vista dei parametri, l'acqua potabile ha requisiti differenti rispetto all’acqua minerale: per le differenze di origine; per come viene raccolta e a che profondità; per le modalità di produzione e distribuzione; per la purezza. La conseguente etichettatura non deve dare false informazioni a chi sta valutando di acquistare il prodotto, utilizzando dichiarazioni e frasi non veritiere o fuorvianti, che possono indurre al consumatore di ritenere un’acqua migliore di un’altra senza alcun tipo di motivazione scientifica alla base.