Nonostante le malattie cardiovascolari siano in gran parte prevenibili attraverso il controllo dei fattori di rischio modificabili, queste rimangono la principale causa di morte a livello globale, soprattutto tra le donne. Grazie alla Medicina di Genere nell’ambito della prevenzione cardiovascolare, è stato evidenziato il diverso impatto dei fattori di rischio tradizionali, e sono stati individuati nuovi fattori per il genere femminile. Lo scopo dello studio è di rilevare la conoscenza e la percezione dei diversi fattori di rischio cardiovascolare, facendo uno studio comparato tra i due generi. MATERIALI E METODI. Tramite social media, è stato inviato un questionario auto-redatto, rivolto a uomini e donne, di età compresa tra i 18 e 70 anni, che ha permesso un’indagine quantitativa trasversale sulla percezione e conoscenza del rischio cardiovascolare in rapporto al genere. RISULTATI. Dall’elaborazione dei dati è emersa, una scarsa conoscenza delle malattie cardiovascolari, in particolare, le donne non hanno riconosciuto i sintomi e i fattori di rischio propri del genere femminile. Permane la convinzione che le malattie cardiovascolari siano un problema del genere maschile. CONCLUSIONI. Per cercare di limitare gli eventi cardiovascolari occorre favorire, soprattutto nella popolazione femminile, un’adeguata consapevolezza di quali siano i fattori, con lo scopo di limitare l’incidenza di patologie cardiovascolari, adottando corretti stili di vita. La figura dell’Assistente Sanitario è quindi centrale per raggiungere tali obiettivi, in quanto, attraverso un percorso formativo universitario è il professionista che possiede conoscenze e competenze in ambito alla prevenzione, promozione e all’educazione alla salute, secondo lo specifico profilo individuato dal D.M., n.69 del 17/01/1997
IL RISCHIO CARDIOVASCOLARE NELLA MEDICINA PREVENTIVA DI GENERE
PERIN, MARTINA
2021/2022
Abstract
Nonostante le malattie cardiovascolari siano in gran parte prevenibili attraverso il controllo dei fattori di rischio modificabili, queste rimangono la principale causa di morte a livello globale, soprattutto tra le donne. Grazie alla Medicina di Genere nell’ambito della prevenzione cardiovascolare, è stato evidenziato il diverso impatto dei fattori di rischio tradizionali, e sono stati individuati nuovi fattori per il genere femminile. Lo scopo dello studio è di rilevare la conoscenza e la percezione dei diversi fattori di rischio cardiovascolare, facendo uno studio comparato tra i due generi. MATERIALI E METODI. Tramite social media, è stato inviato un questionario auto-redatto, rivolto a uomini e donne, di età compresa tra i 18 e 70 anni, che ha permesso un’indagine quantitativa trasversale sulla percezione e conoscenza del rischio cardiovascolare in rapporto al genere. RISULTATI. Dall’elaborazione dei dati è emersa, una scarsa conoscenza delle malattie cardiovascolari, in particolare, le donne non hanno riconosciuto i sintomi e i fattori di rischio propri del genere femminile. Permane la convinzione che le malattie cardiovascolari siano un problema del genere maschile. CONCLUSIONI. Per cercare di limitare gli eventi cardiovascolari occorre favorire, soprattutto nella popolazione femminile, un’adeguata consapevolezza di quali siano i fattori, con lo scopo di limitare l’incidenza di patologie cardiovascolari, adottando corretti stili di vita. La figura dell’Assistente Sanitario è quindi centrale per raggiungere tali obiettivi, in quanto, attraverso un percorso formativo universitario è il professionista che possiede conoscenze e competenze in ambito alla prevenzione, promozione e all’educazione alla salute, secondo lo specifico profilo individuato dal D.M., n.69 del 17/01/1997File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/40989