Queerbaiting e serie TV: il caso Sherlock

Il queerbaiting è una strategia di marketing adottata all’interno dell’industria dell’intrattenimento, in particolare nella serialità, che consiste nella rappresentazione ingannevole di personaggi e relazioni LGBTQ+ con lo scopo di attirare la componente di pubblico sensibile a tali tematiche. L’obiettivo di questa tesi verte sull’approfondimento del fenomeno mediante l’analisi di un caso particolarmente eclatante e dibattuto di queerbaiting in un prodotto seriale: Sherlock (2010, BBC), trasposizione in chiave moderna delle opere dell’autore britannico Sir Arthur Conan Doyle e del celebre duo costituito dall’investigatore Sherlock Holmes e dal suo assistente, il Dottor John Watson. La polemica sorta attorno a questa serie tv fin dalla sua uscita e accentuatasi negli anni con le stagioni successive ruota attorno all’ambiguità della relazione amicale che lega i due protagonisti e a tale proposito la domanda di ricerca è la seguente: perché quello di Sherlock è annoverato tra i principali casi di queerbaiting? Per rispondere verranno presi in analisi gli episodi della serie e nello specifico alcune sequenze particolarmente rilevanti nella costruzione e nella messa in scena del legame che unisce i due personaggi principali.