Il territorio dolomitico da qualche anno mi sta molto a cuore. La bellezza delle montagne pallide con le molteplici varietà di colorazioni che assumono, insieme alle loro forme scultoree di particolare fascino e la tranquillità e spensieratezza che sanno trasmettere, è una combinazione perfetta per rilassare corpo e mente. Le dolomiti sono state introdotte nella lista dei beni Patrimonio Naturale dell’Umanità dell’UNESCO e far parte dei beni tutelati dall’UNESCO comporta la valorizzazione e la promozione del territorio per quanto riguarda l’ambito turistico, culturale e scientifico e la loro protezione e tutela per fare in modo che tutti possano goderne. Gran parte dei monti tutelati dall’UNESCO si trovano nella provincia di Belluno. Il territorio è molto ampio e per questo offre paesaggi di diverso tipo, adattandosi così alle diverse esigenze di coloro che vogliono passare del tempo in questi luoghi. Nel tempo ogni località dolomitica è riuscita a crearsi un “nome” e a rivolgersi a dei fruitori specifici, in base al luogo dove si trova, all’offerta che riesce a proporre e alla fama di cui gode. Essendo un territorio molto ampio, ogni località gode di meraviglie diverse, nel senso che ognuna è particolare e unica nel suo essere. Come un po' tutta la montagna, l’offerta si può definire annuale perché sa attirare turisti sia durante il periodo estivo, sia durante il periodo invernale, senza tralasciare i periodi autunnale e primaverile, per coloro che preferiscono una maggiore tranquillità e che vogliono evitare i grossi flussi di escursionisti che, soprattutto nei weekend, accorrono nelle Dolomiti. L’ambiente dolomitico è quindi in grado di attirare un flusso altissimo di persone che vogliono trascorrere del tempo in queste montagne, ma non bisogna accontentarsi di questo, ma cercare di crescere, maturare e rinnovarsi soprattutto, cosa che molti Paesi di questa zona non sono in grado di fare. Nella tesi tratterò, dopo una prima parte di storia ed evoluzione del turismo, la gestione dell’organizzazione e il turismo in Veneto; prenderò in considerazione il territorio bellunese, presentando da una parte la sua offerta territoriale e paesaggistica, e dall’altra la sua organizzazione turistica, con un “focus” sul territorio dell’Agordino.
Il Bellunese e l'organizzazione turistica dell'Agordino
MANIERO, MARCO
2021/2022
Abstract
Il territorio dolomitico da qualche anno mi sta molto a cuore. La bellezza delle montagne pallide con le molteplici varietà di colorazioni che assumono, insieme alle loro forme scultoree di particolare fascino e la tranquillità e spensieratezza che sanno trasmettere, è una combinazione perfetta per rilassare corpo e mente. Le dolomiti sono state introdotte nella lista dei beni Patrimonio Naturale dell’Umanità dell’UNESCO e far parte dei beni tutelati dall’UNESCO comporta la valorizzazione e la promozione del territorio per quanto riguarda l’ambito turistico, culturale e scientifico e la loro protezione e tutela per fare in modo che tutti possano goderne. Gran parte dei monti tutelati dall’UNESCO si trovano nella provincia di Belluno. Il territorio è molto ampio e per questo offre paesaggi di diverso tipo, adattandosi così alle diverse esigenze di coloro che vogliono passare del tempo in questi luoghi. Nel tempo ogni località dolomitica è riuscita a crearsi un “nome” e a rivolgersi a dei fruitori specifici, in base al luogo dove si trova, all’offerta che riesce a proporre e alla fama di cui gode. Essendo un territorio molto ampio, ogni località gode di meraviglie diverse, nel senso che ognuna è particolare e unica nel suo essere. Come un po' tutta la montagna, l’offerta si può definire annuale perché sa attirare turisti sia durante il periodo estivo, sia durante il periodo invernale, senza tralasciare i periodi autunnale e primaverile, per coloro che preferiscono una maggiore tranquillità e che vogliono evitare i grossi flussi di escursionisti che, soprattutto nei weekend, accorrono nelle Dolomiti. L’ambiente dolomitico è quindi in grado di attirare un flusso altissimo di persone che vogliono trascorrere del tempo in queste montagne, ma non bisogna accontentarsi di questo, ma cercare di crescere, maturare e rinnovarsi soprattutto, cosa che molti Paesi di questa zona non sono in grado di fare. Nella tesi tratterò, dopo una prima parte di storia ed evoluzione del turismo, la gestione dell’organizzazione e il turismo in Veneto; prenderò in considerazione il territorio bellunese, presentando da una parte la sua offerta territoriale e paesaggistica, e dall’altra la sua organizzazione turistica, con un “focus” sul territorio dell’Agordino.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/41396