Background: le persone malate o anziane che necessitano di assistenza a domicilio sono in continuo aumento. L’assistenza domiciliare integrata è un servizio che, mediante la collaborazione del team multidisciplinare, consente di prendere in carico la persona e garantirne il miglior percorso assistenziale a domicilio. L’infermiere di assistenza domiciliare si prende cura dell’assistito e mira a favorire il coinvolgimento e la formazione del caregiver familiare, il quale assiste persone affette da varie patologie che esprimono diversi bisogni e difficoltà. Sono emerse idee ed esperienze concordi a favorire la guarigione della persona malata e l’invecchiamento dell’anziano fragile a domicilio. Obiettivo: effettuare una revisione di letteratura al fine di approfondire ed analizzare problematiche, bisogni, vissuti ed esperienze del caregiver familiare. Inoltre esaminare quali sono le modalità educative efficaci a favorire la compliance tra il caregiver e l’assistito in ambito domiciliare. Materiali e metodi: è stata condotta una revisione della letteratura prendendo in considerazione la banca dati PubMed. Sono state considerate le pubblicazioni degli ultimi dieci anni (2012-2022), che fossero pertinenti all’argomento, strutturando le stringhe di ricerca in riferimento a tre quesiti. Risultati della ricerca: le esperienze e i vissuti hanno messo in luce la posizione del caregiver, il suo ruolo e la difficoltà assistenziale che si trova quotidianamente a vivere. I bisogni espressi dal caregiver riguardano attività di vita quotidiana, cura di sé e scelta dell’abitazione più adatta ad accoglierli. Il caregiver, nel prestare assistenza, vive spesso un senso di responsabilità ed obbligo che comporta un aumento del carico sia fisico che mentale. Sono state reperite diverse modalità per favorire la compliance tra infermiere, caregiver ed assistito, tra cui specifici programmi educativi, manuali e documenti, uso di video e teleassistenza. La formazione rivolta al caregiver migliora la qualità dell’assistenza alla persona e limita il suo carico fisico, emotivo e psicologico; questo può contribuire a ridurre la necessità di ricoverare l’assistito in ospedale o altre strutture. Discussione: alla luce della ricerca condotta l’obiettivo dell’infermiere domiciliare è quello di mettere in atto azioni utili a garantire un livello di salute e benessere che risponda alle necessità di assistito e caregiver. Si evidenziano le capacità di counselling dell’infermiere, con l’aiuto di diverse metodologie che sono emerse dalla ricerca; inoltre va potenziata la capacità di lavorare e sentirsi parte di un’equipe. La collaborazione tra infermiere e caregiver risulta fondamentale a partire dalla presa in carico subito dopo la dimissione dell’assistito. Rispetto al burden del caregiver, questo aspetto risulta non solo da rilevare ma da evidenziare nell’equipe per proporre e integrare strategie di sollievo. Facendo riferimento all’esperienza di studi universitari della scrivente, le riflessioni mettono in evidenza la necessità di approfondimento di quest’area di assistenza; sia rispetto ai vissuti degli assistiti e caregiver ma anche degli infermieri. Conclusioni: questo elaborato di tesi ha messo in luce l’importanza, per l’infermiere di assistenza domiciliare, di indagare ed esaminare il vissuto, i bisogni e le conoscenze del caregiver familiare, per garantire il miglior percorso assistenziale alla persona a domicilio. L’infermiere, mediante una visione di tipo olistico, prende in carico sia l’assistito che la sua famiglia e fornisce sostegno psicologico, assistenziale ed educativo.
Prendersi cura del caregiver: ruolo dell'infermiere di assistenza domiciliare nel comprenderne vissuti e bisogni per la continuità delle cure
GIACOMELLO, AURORA IRIS
2021/2022
Abstract
Background: le persone malate o anziane che necessitano di assistenza a domicilio sono in continuo aumento. L’assistenza domiciliare integrata è un servizio che, mediante la collaborazione del team multidisciplinare, consente di prendere in carico la persona e garantirne il miglior percorso assistenziale a domicilio. L’infermiere di assistenza domiciliare si prende cura dell’assistito e mira a favorire il coinvolgimento e la formazione del caregiver familiare, il quale assiste persone affette da varie patologie che esprimono diversi bisogni e difficoltà. Sono emerse idee ed esperienze concordi a favorire la guarigione della persona malata e l’invecchiamento dell’anziano fragile a domicilio. Obiettivo: effettuare una revisione di letteratura al fine di approfondire ed analizzare problematiche, bisogni, vissuti ed esperienze del caregiver familiare. Inoltre esaminare quali sono le modalità educative efficaci a favorire la compliance tra il caregiver e l’assistito in ambito domiciliare. Materiali e metodi: è stata condotta una revisione della letteratura prendendo in considerazione la banca dati PubMed. Sono state considerate le pubblicazioni degli ultimi dieci anni (2012-2022), che fossero pertinenti all’argomento, strutturando le stringhe di ricerca in riferimento a tre quesiti. Risultati della ricerca: le esperienze e i vissuti hanno messo in luce la posizione del caregiver, il suo ruolo e la difficoltà assistenziale che si trova quotidianamente a vivere. I bisogni espressi dal caregiver riguardano attività di vita quotidiana, cura di sé e scelta dell’abitazione più adatta ad accoglierli. Il caregiver, nel prestare assistenza, vive spesso un senso di responsabilità ed obbligo che comporta un aumento del carico sia fisico che mentale. Sono state reperite diverse modalità per favorire la compliance tra infermiere, caregiver ed assistito, tra cui specifici programmi educativi, manuali e documenti, uso di video e teleassistenza. La formazione rivolta al caregiver migliora la qualità dell’assistenza alla persona e limita il suo carico fisico, emotivo e psicologico; questo può contribuire a ridurre la necessità di ricoverare l’assistito in ospedale o altre strutture. Discussione: alla luce della ricerca condotta l’obiettivo dell’infermiere domiciliare è quello di mettere in atto azioni utili a garantire un livello di salute e benessere che risponda alle necessità di assistito e caregiver. Si evidenziano le capacità di counselling dell’infermiere, con l’aiuto di diverse metodologie che sono emerse dalla ricerca; inoltre va potenziata la capacità di lavorare e sentirsi parte di un’equipe. La collaborazione tra infermiere e caregiver risulta fondamentale a partire dalla presa in carico subito dopo la dimissione dell’assistito. Rispetto al burden del caregiver, questo aspetto risulta non solo da rilevare ma da evidenziare nell’equipe per proporre e integrare strategie di sollievo. Facendo riferimento all’esperienza di studi universitari della scrivente, le riflessioni mettono in evidenza la necessità di approfondimento di quest’area di assistenza; sia rispetto ai vissuti degli assistiti e caregiver ma anche degli infermieri. Conclusioni: questo elaborato di tesi ha messo in luce l’importanza, per l’infermiere di assistenza domiciliare, di indagare ed esaminare il vissuto, i bisogni e le conoscenze del caregiver familiare, per garantire il miglior percorso assistenziale alla persona a domicilio. L’infermiere, mediante una visione di tipo olistico, prende in carico sia l’assistito che la sua famiglia e fornisce sostegno psicologico, assistenziale ed educativo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/41421