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BACKGROUND. Ad oggi, lo scompenso cardiaco è una delle patologie a più alto rischio di recidivare nel panorama della cronicità. La mancanza di percorsi finalizzati a guidare il malato nel delicato passaggio tra l’ospedale e il domicilio portano la persona affetta da questa malattia a non saper autogestire le complicanze legate alla propria condizione, portando a riammissioni ospedaliere frequenti ed invalidanti per la prognosi della persona. Questo problema potrebbe essere risolto con l’utilizzo di un nuovo approccio, quale il Telenursing, per guidare i pazienti alla gestione a lungo termine dello scompenso cardiaco. OBIETTIVO. Lo scopo di questa revisione di letteratura è rilevare l’efficacia della teleinfermieristica nel prevenire le riammissioni ospedaliere legate alle recidive date dallo scompenso cardiaco e definire l’utilità di questa pratica per migliorare l’autocura del paziente cardiopatico a domicilio. MATERIALI E METODI. Ai fini della realizzazione di questa tesi, si è scelto di orientare la ricerca utilizzando il metodo PICO. La revisione è stata condotta consultando le banche dati PubMed e CINAHL dall’agosto all’ottobre 2022. L’analisi e la selezione degli studi sono state sviluppate con il metodo PRISMA e sono stati inclusi 15 articoli, di cui 12 studi quantitativi, 1 revisione sistematica di letteratura e 2 articoli qualitativi. RISULTATI: I risultati emersi dalla letteratura hanno dimostrato in undici articoli l’efficacia del telenursing nel prevenire il fenomeno delle riospedalizzazioni precoci, ponendo in evidenza l’importanza di integrare interventi di telemonitoraggio dei segni vitali ad interventi di teleassitenza per fornire una risposta tempestiva ad anomalie dei parametri. Questa metodologia permette di individuare precocemente i problemi di salute e non incorrere in fenomeni di esacerbazione della malattia. Parallelamente, dieci articoli hanno verificato l’utilità della teleinfermieristica per migliorare l’autocura della persona a domicilio, esprimendo l’importanza di preparare e accompagnare la persona nel percorso di monitoraggio con interventi educativi e di supporto atti a favorire l’adesione e l’accettazione del piano terapeutico. CONCLUSIONI. I risultati di questa rassegna dimostrano come il Telenursing, inserito nell’ampio servizio della Telemedicina, offra un sostanziale contributo per prevenire il fenomeno delle riospedalizzazioni inattese da scompenso cardiaco, e garantisce un notevole supporto per favorire l’autocura nella popolazione affetta da questa sindrome a domicilio.

L'efficacia del telenursing per la prevenzione delle recidive dello scompenso cardiaco: una revisione di letteratura.

MIGLIORE, SOFIA
2021/2022

Abstract

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2021
The effectiveness of telenursing for prevention of heart failure recurrence: a literature review.
BACKGROUND. Ad oggi, lo scompenso cardiaco è una delle patologie a più alto rischio di recidivare nel panorama della cronicità. La mancanza di percorsi finalizzati a guidare il malato nel delicato passaggio tra l’ospedale e il domicilio portano la persona affetta da questa malattia a non saper autogestire le complicanze legate alla propria condizione, portando a riammissioni ospedaliere frequenti ed invalidanti per la prognosi della persona. Questo problema potrebbe essere risolto con l’utilizzo di un nuovo approccio, quale il Telenursing, per guidare i pazienti alla gestione a lungo termine dello scompenso cardiaco. OBIETTIVO. Lo scopo di questa revisione di letteratura è rilevare l’efficacia della teleinfermieristica nel prevenire le riammissioni ospedaliere legate alle recidive date dallo scompenso cardiaco e definire l’utilità di questa pratica per migliorare l’autocura del paziente cardiopatico a domicilio. MATERIALI E METODI. Ai fini della realizzazione di questa tesi, si è scelto di orientare la ricerca utilizzando il metodo PICO. La revisione è stata condotta consultando le banche dati PubMed e CINAHL dall’agosto all’ottobre 2022. L’analisi e la selezione degli studi sono state sviluppate con il metodo PRISMA e sono stati inclusi 15 articoli, di cui 12 studi quantitativi, 1 revisione sistematica di letteratura e 2 articoli qualitativi. RISULTATI: I risultati emersi dalla letteratura hanno dimostrato in undici articoli l’efficacia del telenursing nel prevenire il fenomeno delle riospedalizzazioni precoci, ponendo in evidenza l’importanza di integrare interventi di telemonitoraggio dei segni vitali ad interventi di teleassitenza per fornire una risposta tempestiva ad anomalie dei parametri. Questa metodologia permette di individuare precocemente i problemi di salute e non incorrere in fenomeni di esacerbazione della malattia. Parallelamente, dieci articoli hanno verificato l’utilità della teleinfermieristica per migliorare l’autocura della persona a domicilio, esprimendo l’importanza di preparare e accompagnare la persona nel percorso di monitoraggio con interventi educativi e di supporto atti a favorire l’adesione e l’accettazione del piano terapeutico. CONCLUSIONI. I risultati di questa rassegna dimostrano come il Telenursing, inserito nell’ampio servizio della Telemedicina, offra un sostanziale contributo per prevenire il fenomeno delle riospedalizzazioni inattese da scompenso cardiaco, e garantisce un notevole supporto per favorire l’autocura nella popolazione affetta da questa sindrome a domicilio.
Nursing
Remote monitoring
Heart failure
Telenursing
Telemonitoring
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/41425