La malnutrizione colpisce gran parte dei pazienti anziani ospedalizzati e può influire in modo significativo il decorso ospedaliero e il possibile recupero funzionale. La popolazione più esposta è sicuramente quella degli anziani fragili, pazienti in uno stato di ridotta riserva fisiologica non in grado di sostenere e resistere a possibili eventi stressanti, spesso si presentano con astenia, ridotta resistenza, scarse performance e perdita di peso. La malnutrizione è una problematica poco chiara, spesso viene sottovalutata e non presa in considerazione, inoltre, non sono chiari i termini per la diagnosi della stessa. Esistono e sono già utilizzati degli interventi infermieristici per la gestione di questi pazienti ma il loro utilizzo è spesso semplificato e attuato con superficialità. Lo stato nutrizionale dei pazienti, se migliorato, può aumentarne la qualità della vita.Identificare la migliore assistenza possibile per un paziente anziano malnutrito o a rischio di malnutrizione e se possibile identificare le modalità per impedire il peggioramento dello stato nutrizionale durante la degenza ospedaliera. Successivamente ad uno studio del quadro teorico e ad un inquadramento della patologia avvenuto ricercando nei documenti presenti in letteratura ed utilizzando alcuni libri di testo si è eseguita una ricerca della letteratura scientifica più recente riguardante la problematica assistenziale di interesse nella banca dati PubMed. Gli articoli sono stati ricercati fra i mesi di Giugno e Settembre 2022; dovevano essere in italiano o inglese, dovevano riguardare pazienti anziani con più di 80anni in grado di alimentarsi per via orale, dovevano essere disponibili come “testo completo”. Sono stati esclusi gli articoli riguardanti i pazienti covid19, in quanto problematica che anche se porta a malnutrizione richiede interventi diversi da quelli che si vogliono prendere in esame. Sono stati trovati 76 articoli, di cui sono stati selezionati per coerenza del titolo 12 articoli; di questi in seguito alla loro lettura sono stati scelti e inclusi 5 articoli. In aggiunta è stata utilizzata 1 linea guida e 4 articoli identificati all’interno della bibliografia di riferimento dei primi articoli selezionati.Gli studi analizzati hanno evidenziamo come la gestione del paziente anziano malnutrito ospedalizzato preveda alcune azioni cardine che possono essere riassunte in: azioni che mirano all’identificazione precoce del paziente, interventi gestionali, interventi non farmacologici e utilizzo di integratori alimentari. La valutazione dei pazienti tramite esame obiettivo e lo screening eseguito tramite scale di valutazione validate vengono al primo posto in quanto l’identificazione precoce dei pazienti malnutriti o a rischio è la chiave per la gestione degli stessi. In questo modo il peggioramento dello stato nutrizionale può essere individuato e prevenuto. Gli studi hanno rilevato come l’utilizzo di integratori alimentari ipercalorici e iperproteici aiutino i pazienti a mantenere la massa muscolare e ad evitare la sarcopenia. Inoltre, la presa in carico multidiciplinare, l’educazione del paziente ed il suo coinvolgimento nelle attività di gestione della salute lo portano ad alimentarsi di più e assumere la giusta quantità di nutrienti per soddisfare il suo fabbisogno nutrizionale. Questi studi hanno dimostrato un’efficacia statisticamente rilevante, tuttavia al termine degli studi e dei trattamenti i pazienti hanno iniziato a regredire tornando verso il loro stato di salute iniziale. Ciò fa capire che il coinvolgimento del paziente e la sua aderenza al trattamento sono essenziali, perciò non è sufficiente solo un singolo intervento ma è richiesta la totalità di questi interventi in sinergia.Questa revisione tramite le evidenze scientifiche presenti in letteratura ha identificato e raggruppato i migliori interventi di competenza infermieristica attuabili per la gestione dei pazienti anziani malnutriti.

La presa in carico del paziente anziano ospedalizzato malnutrito

TRONCHIN, GIANLUCA
2021/2022

Abstract

La malnutrizione colpisce gran parte dei pazienti anziani ospedalizzati e può influire in modo significativo il decorso ospedaliero e il possibile recupero funzionale. La popolazione più esposta è sicuramente quella degli anziani fragili, pazienti in uno stato di ridotta riserva fisiologica non in grado di sostenere e resistere a possibili eventi stressanti, spesso si presentano con astenia, ridotta resistenza, scarse performance e perdita di peso. La malnutrizione è una problematica poco chiara, spesso viene sottovalutata e non presa in considerazione, inoltre, non sono chiari i termini per la diagnosi della stessa. Esistono e sono già utilizzati degli interventi infermieristici per la gestione di questi pazienti ma il loro utilizzo è spesso semplificato e attuato con superficialità. Lo stato nutrizionale dei pazienti, se migliorato, può aumentarne la qualità della vita.Identificare la migliore assistenza possibile per un paziente anziano malnutrito o a rischio di malnutrizione e se possibile identificare le modalità per impedire il peggioramento dello stato nutrizionale durante la degenza ospedaliera. Successivamente ad uno studio del quadro teorico e ad un inquadramento della patologia avvenuto ricercando nei documenti presenti in letteratura ed utilizzando alcuni libri di testo si è eseguita una ricerca della letteratura scientifica più recente riguardante la problematica assistenziale di interesse nella banca dati PubMed. Gli articoli sono stati ricercati fra i mesi di Giugno e Settembre 2022; dovevano essere in italiano o inglese, dovevano riguardare pazienti anziani con più di 80anni in grado di alimentarsi per via orale, dovevano essere disponibili come “testo completo”. Sono stati esclusi gli articoli riguardanti i pazienti covid19, in quanto problematica che anche se porta a malnutrizione richiede interventi diversi da quelli che si vogliono prendere in esame. Sono stati trovati 76 articoli, di cui sono stati selezionati per coerenza del titolo 12 articoli; di questi in seguito alla loro lettura sono stati scelti e inclusi 5 articoli. In aggiunta è stata utilizzata 1 linea guida e 4 articoli identificati all’interno della bibliografia di riferimento dei primi articoli selezionati.Gli studi analizzati hanno evidenziamo come la gestione del paziente anziano malnutrito ospedalizzato preveda alcune azioni cardine che possono essere riassunte in: azioni che mirano all’identificazione precoce del paziente, interventi gestionali, interventi non farmacologici e utilizzo di integratori alimentari. La valutazione dei pazienti tramite esame obiettivo e lo screening eseguito tramite scale di valutazione validate vengono al primo posto in quanto l’identificazione precoce dei pazienti malnutriti o a rischio è la chiave per la gestione degli stessi. In questo modo il peggioramento dello stato nutrizionale può essere individuato e prevenuto. Gli studi hanno rilevato come l’utilizzo di integratori alimentari ipercalorici e iperproteici aiutino i pazienti a mantenere la massa muscolare e ad evitare la sarcopenia. Inoltre, la presa in carico multidiciplinare, l’educazione del paziente ed il suo coinvolgimento nelle attività di gestione della salute lo portano ad alimentarsi di più e assumere la giusta quantità di nutrienti per soddisfare il suo fabbisogno nutrizionale. Questi studi hanno dimostrato un’efficacia statisticamente rilevante, tuttavia al termine degli studi e dei trattamenti i pazienti hanno iniziato a regredire tornando verso il loro stato di salute iniziale. Ciò fa capire che il coinvolgimento del paziente e la sua aderenza al trattamento sono essenziali, perciò non è sufficiente solo un singolo intervento ma è richiesta la totalità di questi interventi in sinergia.Questa revisione tramite le evidenze scientifiche presenti in letteratura ha identificato e raggruppato i migliori interventi di competenza infermieristica attuabili per la gestione dei pazienti anziani malnutriti.
2021
Management of the malnourished hospitalized elderly patient
Malnutrition
Nursing
geriatrics
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/41435