Il seguente elaborato propone uno studio relativo alle modalità di legittimazione presenti in etnografia. La prima parte si concentrerà principalmente sulle esigenze che hanno comportato una polarizzazione del linguaggio etnografico verso un fronte maggiormente descrittivo, utile ad una più elevata intelligibilità e comunicabilità della stessa comunità scientifica, si osserveranno i fattori di questo mutamento e come ciò abbia comportato di riflesso uno svantaggio epistemico dato il rapporto di convalida dell’autorità etnografica. Il sostegno fornito da un oramai consolidato corpus etnografico evidenzierà, infatti, il ruolo giocato da forme veicolate e tacite di validazione autoriale, a tratti implicite e spesso presenti nella rappresentazione etnografica. Nella seconda parte, invece, sarà affrontato il ruolo occupato dalla svolta retorica e dalla critica avanzata dal seminario di Santa Fe, per poi spostarsi verso l’elaborazione di un compendio delle figure retoriche e dei motivi topici della scrittura etnografica. Nella terza parte verrà preso in esame, per mezzo di un'analisi critica e tropologica di alcuni testi etnografici, il ruolo giocato dai vari elementi osservati in precedenza nella loro funzionalità testuale. Nella quarta parte, invece, sarà osservato l'apporto potenziale di nuove ed alternative forme rappresentazionali, quali l’etnografia post-moderna, l’etnodrammaturgia turneriana e le etnografie militanti. Infine saranno sviluppate conclusioni ed ipotesi personali.
Il tropo autoritario, meccanismi di legittimazione in etnografia
PISANO, DANIEL
2021/2022
Abstract
Il seguente elaborato propone uno studio relativo alle modalità di legittimazione presenti in etnografia. La prima parte si concentrerà principalmente sulle esigenze che hanno comportato una polarizzazione del linguaggio etnografico verso un fronte maggiormente descrittivo, utile ad una più elevata intelligibilità e comunicabilità della stessa comunità scientifica, si osserveranno i fattori di questo mutamento e come ciò abbia comportato di riflesso uno svantaggio epistemico dato il rapporto di convalida dell’autorità etnografica. Il sostegno fornito da un oramai consolidato corpus etnografico evidenzierà, infatti, il ruolo giocato da forme veicolate e tacite di validazione autoriale, a tratti implicite e spesso presenti nella rappresentazione etnografica. Nella seconda parte, invece, sarà affrontato il ruolo occupato dalla svolta retorica e dalla critica avanzata dal seminario di Santa Fe, per poi spostarsi verso l’elaborazione di un compendio delle figure retoriche e dei motivi topici della scrittura etnografica. Nella terza parte verrà preso in esame, per mezzo di un'analisi critica e tropologica di alcuni testi etnografici, il ruolo giocato dai vari elementi osservati in precedenza nella loro funzionalità testuale. Nella quarta parte, invece, sarà osservato l'apporto potenziale di nuove ed alternative forme rappresentazionali, quali l’etnografia post-moderna, l’etnodrammaturgia turneriana e le etnografie militanti. Infine saranno sviluppate conclusioni ed ipotesi personali.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/41501