La seconda vita degli oggetti inesistenti: dalle critiche di Russell alla riabilitazione del realismo di Meinong

Nel presente lavoro si cerca di difendere la convinzione genuina di Meinong che vi siano oggetti inesistenti dalle obiezioni apparentemente definitive che Bertrand Russell le ha contrapposto. A tal proposito, si procede con l'esporre anzitutto le posizioni di ciascuno dei due autori e col delineare l'antitesi che separa l'uno dall'altro. Successivamente, si presentano alcune rielaborazioni della teoria originale di Meinong, delle quali è valutata in particolare la capacità di replicare all'argomento russelliano. Infine, conclude la trattazione un breve tentativo di comparare tra loro, anche alla luce di difficoltà ulteriori rispetto a quelle segnalate da Russell, le strategie neo-meinonghiane introdotte, allo scopo di individuare l'alternativa che più convincentemente possa legittimare l'impegno nei confronti degli oggetti inesistenti.