Gli astrociti sono cellule gliali del sistema nervoso centrale (SNC), che svolgono diverse funzioni relative al mantenimento dell’omeostasi cerebrale. Questa tesi prende in esame principalmente la reattività astrocitaria, una condizione in cui gli astrociti subiscono cambiamenti morfologici e funzionali a seguito di lesioni al SNC o patologie neurodegenerative. In questo elaborato, sono riportati studi recenti che hanno permesso di individuare alcune molecole, prodotte dagli astrociti in condizioni patologiche, utili come biomarcatori per la diagnosi ed il monitoraggio di patologie neurodegenerative. I primi biomarcatori proposti sono le proteine GFAP (Dall’inglese Glial Fibrillary Acidic Protein), S100B (S100 calcium-Binding protein B) e YKL-40, denominata anche CHI3-L1 (Chitinase-3-like protein 1). Negli studi riportati, questi marcatori sono stati misurati nel sangue e nel liquido cerebrospinale (LCS), di pazienti con patologie neurologiche mettendoli a confronto con i livelli di un gruppo di individui sani. Una seconda classe di biomarcatori proposta è rappresentata da un insieme di molecole, nello specifico i microRNA prodotti dagli astrociti reattivi e veicolati negli esosomi. Infine è stata presa in considerazione la monoamino ossidasi B (MAO-B), un enzima espresso dagli astrociti reattivi per cui sono presenti radiotraccianti PET (dall’inglese Positron emission tomography). Sono inoltre stati discussi i vantaggi e gli svantaggi dei marcatori proposti sottolineando le problematiche che la ricerca in questo campo sta affrontando e dipanando con approcci moderni.
Biomarcatori della reattività astrocitaria nelle patologie neurodegenerative
VALMASSOI, CAMILLA
2021/2022
Abstract
Gli astrociti sono cellule gliali del sistema nervoso centrale (SNC), che svolgono diverse funzioni relative al mantenimento dell’omeostasi cerebrale. Questa tesi prende in esame principalmente la reattività astrocitaria, una condizione in cui gli astrociti subiscono cambiamenti morfologici e funzionali a seguito di lesioni al SNC o patologie neurodegenerative. In questo elaborato, sono riportati studi recenti che hanno permesso di individuare alcune molecole, prodotte dagli astrociti in condizioni patologiche, utili come biomarcatori per la diagnosi ed il monitoraggio di patologie neurodegenerative. I primi biomarcatori proposti sono le proteine GFAP (Dall’inglese Glial Fibrillary Acidic Protein), S100B (S100 calcium-Binding protein B) e YKL-40, denominata anche CHI3-L1 (Chitinase-3-like protein 1). Negli studi riportati, questi marcatori sono stati misurati nel sangue e nel liquido cerebrospinale (LCS), di pazienti con patologie neurologiche mettendoli a confronto con i livelli di un gruppo di individui sani. Una seconda classe di biomarcatori proposta è rappresentata da un insieme di molecole, nello specifico i microRNA prodotti dagli astrociti reattivi e veicolati negli esosomi. Infine è stata presa in considerazione la monoamino ossidasi B (MAO-B), un enzima espresso dagli astrociti reattivi per cui sono presenti radiotraccianti PET (dall’inglese Positron emission tomography). Sono inoltre stati discussi i vantaggi e gli svantaggi dei marcatori proposti sottolineando le problematiche che la ricerca in questo campo sta affrontando e dipanando con approcci moderni.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/41709