Start up innovativa - Problematiche interpretative

Con l’introduzione del Decreto Sviluppo Bis nel 2012 il governo italiano ha introdotto nuove misure al fine di favorire la crescita e lo sviluppo del Paese, portandolo a introdurre nei processi produttivi nuove tecnologie utili ad innovare e rendere più efficiente la produzione. Tra le misure previste da questo decreto è presente l’introduzione di una nuova forma di società: la start-up innovativa, ossia una società di capitali in possesso di ben determinati requisiti – elencati all’articolo 25 dello stesso Decreto – e caratterizzata per il proprio oggetto sociale: lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di beni e servizi innovativi ad alto valore tecnologico. L’obiettivo di questo studio è analizzare le caratteristiche della start up innovativa e ciò che la normativa prevede per tale forma societaria. Si analizzeranno i requisiti richiesti per poter fruire del regime di agevolazioni previsto e le conseguenze risultanti dall'inosservanza di questi durante il quinquennio di vita della start up. Esamineremo anche il regime pubblicitario di tale impresa e le agevolazioni a lei spettanti dal momento dell'iscrizione nella sezione speciale del Registro delle Imprese. Ci focalizzeremo poi sulla gestione della crisi e sull’esenzione dalle procedure concorsuali prevista dalla normativa per la fattispecie. Tutto ciò sarà redatto sulla base di sentenze discusse in merito a problematiche riguardanti il regime in oggetto e su pareri stilati dal Ministero dello Sviluppo economico per risolvere eventuali quesiti sorti nel corso del tempo.