Valutazione della produzione di polisaccaridi rilasciati in Chroococcus sp. ETS-10

Lo scopo principale della tesi è stato quello di valutare se in Chroococcus sp. ETS-10, isolato dai fanghi maturi del Comprensorio Termale Euganeo, la crescita e la produzione di ficobiliproteine e di esopolisaccaridi fosse influenzata dall’esposizione delle colture a diversi regimi di illuminazione. L’interesse di questo studio dipende dal fatto che è stato evidenziato un ruolo terapeutico antinfiammatorio ed antiossidante proprio dei polisaccaridi rilasciati dal microbiota a seguito del processo di maturazione dei fanghi termali. Durante gli esperimenti che ho condotto sono stati monitorati molteplici parametri, tra cui la crescita dell’organismo, i pigmenti idrosolubili, liposolubili e la quantità di polisaccaridi rilasciati da colture cresciute in differenti condizioni di illuminazione. Per valutarne la risposta di crescita il cianobatterio è stato inizialmente collocato ad un’intensità luminosa di 30 μmol fotoni m^{-2} s^{-1} in luce bianca. Tuttavia, l’intensità luminosa utilizzata è risultata eccessiva e particolarmente stressante provocando dapprima un arresto della crescita e conseguentemente la morte dello stesso. L’organismo è stato quindi sottoposto ad un’intensità di luce bianca molto più bassa pari a 1,5 μmol fotoni m^{-2} s^{-1} mostrando una buona capacità di crescita in queste condizioni. Tale studio ha permesso di evidenziare una peculiare caratteristica di questa specie che l’annovera tra gli organismi capaci di attivare una risposta di Low-Light Photoacclimation (LoLiP). Non è stata evidenziata invece la capacità di effettuare Chromatic Acclimation. Inoltre, l’organismo è stato fatto crescere, sempre a 1,5 μmol fotoni m^{-2} s^{-1} in luce gialla, rossa, verde e blu per valutare la potenzialità di induzione di ficobiliproteine e del rilascio di esopolisaccaridi. È noto, infatti, che per alcune specie di cianobatteri la qualità della luce di coltivazione può incidere sulla produzione di questi particolari composti bioattivi. Studi futuri più approfonditi contribuiranno ad incrementare le conoscenze sulla sintesi di questi composti benefici implicati sia nei trattamenti termali che in molteplici usi biotecnologici.