In questa tesi di laurea sono stati preparati campioni dell’ascidia coloniale Botryllus schlosseri per studi successivi di trascrittomica a singola cellula. Due differenti cladi (determinati e selezionati tramite genotipizzazione) dell’ascidia coloniale sono stati raccolti nella Laguna di Venezia, per poi essere allevati all’interno del laboratorio, in apposite vasche, adesi a vetrini e mantenuti a 19°C al fine di osservare al meglio il ciclo blastogenetico. La dissociazione cellulare, per raccogliere campioni di cellule, è avvenuta tramite l’utilizzo del metodo ACME, innovativo per quanto riguarda lo studio di tessuti sia di invertebrati che di vertebrati. Esso, infatti, è in grado di dissociare e contemporaneamente mantenere le cellule studiate fisse, integre, in grandi quantità e di preservarne l’RNA: così facendo si evita l’espressione di geni che normalmente non verrebbero espressi, ma che si manifestano a causa dello stress dato dalla dissociazione. Questa tecnica è stata applicata su: intere colonie e singoli individui a stadi blastogenetici diversi, embrioni a diversi stadi di sviluppo e su parti estratte singolarmente dalla colonia, quali Tunica, Sangue, Larve, Adulti e Gemme allo stadio 9/8/3. Il mio studio ha dimostrato, anche in questo caso, l’efficacia del metodo ACME, producendo cellule di “qualità” con RNA integro, che sono state e verranno poi utilizzate dalla mia cotutor, la dottoressa Vanni Virginia nella creazione di librerie, per effettuare trascrittomica a singola cellula. A sua volta, questa, servirà per studiare le popolazioni di cellule staminali in B. schlosseri, i geni che queste esprimono e dedurne le traiettorie di differenziamento. Queste conoscenze, infatti, mancano ancora, per quanto riguarda questa specie, e saranno di fondamentale importanza negli esperimenti futuri su staminalità e rigenerazione.
Allevamento dell’ascidia coloniale Botryllus schlosseri e micromanipolazione per l’estrazione di tessuti utili per successivi esperimenti di trascrittomica a singola cellula
DAL MASO, GIULIA
2021/2022
Abstract
In questa tesi di laurea sono stati preparati campioni dell’ascidia coloniale Botryllus schlosseri per studi successivi di trascrittomica a singola cellula. Due differenti cladi (determinati e selezionati tramite genotipizzazione) dell’ascidia coloniale sono stati raccolti nella Laguna di Venezia, per poi essere allevati all’interno del laboratorio, in apposite vasche, adesi a vetrini e mantenuti a 19°C al fine di osservare al meglio il ciclo blastogenetico. La dissociazione cellulare, per raccogliere campioni di cellule, è avvenuta tramite l’utilizzo del metodo ACME, innovativo per quanto riguarda lo studio di tessuti sia di invertebrati che di vertebrati. Esso, infatti, è in grado di dissociare e contemporaneamente mantenere le cellule studiate fisse, integre, in grandi quantità e di preservarne l’RNA: così facendo si evita l’espressione di geni che normalmente non verrebbero espressi, ma che si manifestano a causa dello stress dato dalla dissociazione. Questa tecnica è stata applicata su: intere colonie e singoli individui a stadi blastogenetici diversi, embrioni a diversi stadi di sviluppo e su parti estratte singolarmente dalla colonia, quali Tunica, Sangue, Larve, Adulti e Gemme allo stadio 9/8/3. Il mio studio ha dimostrato, anche in questo caso, l’efficacia del metodo ACME, producendo cellule di “qualità” con RNA integro, che sono state e verranno poi utilizzate dalla mia cotutor, la dottoressa Vanni Virginia nella creazione di librerie, per effettuare trascrittomica a singola cellula. A sua volta, questa, servirà per studiare le popolazioni di cellule staminali in B. schlosseri, i geni che queste esprimono e dedurne le traiettorie di differenziamento. Queste conoscenze, infatti, mancano ancora, per quanto riguarda questa specie, e saranno di fondamentale importanza negli esperimenti futuri su staminalità e rigenerazione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/41781