Il ruolo del sonoro nei film di Robert Bresson e Jacques Tati

Robert Bresson e Jacques Tati sono considerati due tra i grandi maestri del cinema francese e internazionale. La loro ricerca di un’indipendenza artistica del cinema rispetto alle altre arti, attraverso la produzione di un linguaggio proprio, continua a essere una fonte di ispirazione ai giorni nostri. La presente ricerca si concentra sull’uso del sonoro nel cinema di questi due grandi artisti. Immagini e suoni sono gli elementi di cui si serve il cinematografo per esprimersi. Ma se usualmente le prime hanno una prevalenza semantica sui secondi, Bresson e Tati hanno inteso operare un sovvertimento di questo ordine, ponendo il sonoro al centro di una ricerca che lo affranchi dalla sua soggezione all’immagine e ne faccia uno strumento di pari dignità e peso. Il lavoro sul linguaggio cinematografico e in particolare sull’uso del sonoro accomuna Bresson e Tati e chiama in causa le teorie di Schaeffer sulla musica concreta. Mettendo in relazione questi elementi sarà possibile ottenere un quadro teorico e pratico dell’impegno profuso da questi due grandi cineasti per conferire al cinema la qualità di arte indipendente e diversa da tutte le altre.