Introduzione: Lo svolgimento di questo lavoro, discende da due principali motivazioni. Il primo si riferisce alla scelta di far fronte alla tematica dell’inclusione, legato al corso svolto di pedagogia speciale. La seconda motivazione ha una chiave meramente personale, che deriva da una forte attitudine e un forte interesse per questa tematica. Nel primo capitolo, la mia analisi si è soffermata sulla mutazione avvenuta principalmente all’interno del territorio italiano rispetto all'argomento pedagogico che riguarda l’inclusione. Ho cercato di spiegare in maniera esaustiva , partendo dal concetto d’inclusione , il cambiamento di prospettiva avvenuto nel corso del tempo. Gli sviluppi normativi e le modifiche delle terminologia ,che si sono susseguiti sono molteplici e cercano di andare di pari passo con i cambiamenti sociali e culturali della società di riferimento, affinché si sia in grado di mettere al corrente l’immaginario collettivo, oltre che allargare le conoscenze specifiche del campo. Nel secondo capitolo mi sono focalizzata sul concetto più ampio della pedagogia speciale e sulle sue caratteristiche o peculiarità. Partendo da ciò , ho ritenuto opportuno analizzare le modalità attraverso cui la ricerca pedagogica mira al raggiungimento di un'educazione inclusiva. Per la sua realizzazione è opportuno l’utilizzo di strategie didattiche, le quali sono state da me approfondite e messe a confronto fra loro, soffermandomi sulla differenza presente tra le strategie cooperative e quelle metacognitive. Nel terzo capitolo ,ho ritenuto opportuno prendere in considerazione il pensiero di colui che ha dato un importante contributo rispetto al tema dell’inclusione, Andrea Canevaro. Oltre che a soffermarmi sull’analisi e la descrizione della sua ideologia e del suo pensiero, ho cercato di approfondire alcuni concetti da lui riportati nel libro “Pedagogia Speciale, la riduzione dell’handicap”, tra cui appunto la riduzione dell’handicap e lo sguardo positivo. Ho ritenuto opportuno sviluppare il medesimo lavoro soffermandomi su questo tema ,in quanto suppongo che l’educatore debba essere capace di svolgere un’ azione educativa che mira a rendere il soggetto abile e attivo nella costruzione della propria identità, di incrementare e favorire le risorse personali e di consegnargli la possibilità di reinserirsi all’interno della società.
Utilizzare logiche inclusive come concreto strumento per limitare le disabilità: lo scopo fondamentale di una comunità educante
SMANIOTTO, SARA
2021/2022
Abstract
Introduzione: Lo svolgimento di questo lavoro, discende da due principali motivazioni. Il primo si riferisce alla scelta di far fronte alla tematica dell’inclusione, legato al corso svolto di pedagogia speciale. La seconda motivazione ha una chiave meramente personale, che deriva da una forte attitudine e un forte interesse per questa tematica. Nel primo capitolo, la mia analisi si è soffermata sulla mutazione avvenuta principalmente all’interno del territorio italiano rispetto all'argomento pedagogico che riguarda l’inclusione. Ho cercato di spiegare in maniera esaustiva , partendo dal concetto d’inclusione , il cambiamento di prospettiva avvenuto nel corso del tempo. Gli sviluppi normativi e le modifiche delle terminologia ,che si sono susseguiti sono molteplici e cercano di andare di pari passo con i cambiamenti sociali e culturali della società di riferimento, affinché si sia in grado di mettere al corrente l’immaginario collettivo, oltre che allargare le conoscenze specifiche del campo. Nel secondo capitolo mi sono focalizzata sul concetto più ampio della pedagogia speciale e sulle sue caratteristiche o peculiarità. Partendo da ciò , ho ritenuto opportuno analizzare le modalità attraverso cui la ricerca pedagogica mira al raggiungimento di un'educazione inclusiva. Per la sua realizzazione è opportuno l’utilizzo di strategie didattiche, le quali sono state da me approfondite e messe a confronto fra loro, soffermandomi sulla differenza presente tra le strategie cooperative e quelle metacognitive. Nel terzo capitolo ,ho ritenuto opportuno prendere in considerazione il pensiero di colui che ha dato un importante contributo rispetto al tema dell’inclusione, Andrea Canevaro. Oltre che a soffermarmi sull’analisi e la descrizione della sua ideologia e del suo pensiero, ho cercato di approfondire alcuni concetti da lui riportati nel libro “Pedagogia Speciale, la riduzione dell’handicap”, tra cui appunto la riduzione dell’handicap e lo sguardo positivo. Ho ritenuto opportuno sviluppare il medesimo lavoro soffermandomi su questo tema ,in quanto suppongo che l’educatore debba essere capace di svolgere un’ azione educativa che mira a rendere il soggetto abile e attivo nella costruzione della propria identità, di incrementare e favorire le risorse personali e di consegnargli la possibilità di reinserirsi all’interno della società.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/42285