Il Fragment-Based Drug Discovery (FBDD) è un metodo innovativo grazie al quale, partendo da piccoli frammenti che si legano debolmente al bersaglio, è possibile ottenere una molecola che ha un’affinità di legame con il bersaglio molto maggiore dei singoli frammenti che la compongono. Per poter applicare al meglio il FBDD è importante avere a disposizione una libreria di frammenti, utilizzare dei metodi per il riconoscimento dei frammenti che legano il bersaglio e accrescere i frammenti identificati in modo tale da sviluppare una molecola con la capacità di legare un bersaglio specifico con un’alta affinità. Il FBDD è diventata una strategia molto usata nella realizzazione di farmaci con lo scopo di andare a inibire il bersaglio. Un esempio è il Pexidartinib, inibitore delle tirosin-chinasi (TKI) approvato nell’Agosto del 2019 dal FDA per pazienti adulti affetti da tumore tenosinoviale delle cellule giganti (TGCT). L’efficacia del Pexidartinib è stata studiata sia come monoterapia che in associazione ad altre molecole per la risoluzione del TGCT. Nonostante Pexidartinib sia stato approvato solo per questo tipo di tumore, potrebbe essere una molecola importante per la risoluzione di altri tumori o malattie neurodegenerative.

Il Fragment-Based Drug Discovery come strategia per sviluppare farmaci su nuovi bersagli terapeutici: l'esempio del Pexidartinib.

CHIAPPETTA, GIACOMO
2021/2022

Abstract

Il Fragment-Based Drug Discovery (FBDD) è un metodo innovativo grazie al quale, partendo da piccoli frammenti che si legano debolmente al bersaglio, è possibile ottenere una molecola che ha un’affinità di legame con il bersaglio molto maggiore dei singoli frammenti che la compongono. Per poter applicare al meglio il FBDD è importante avere a disposizione una libreria di frammenti, utilizzare dei metodi per il riconoscimento dei frammenti che legano il bersaglio e accrescere i frammenti identificati in modo tale da sviluppare una molecola con la capacità di legare un bersaglio specifico con un’alta affinità. Il FBDD è diventata una strategia molto usata nella realizzazione di farmaci con lo scopo di andare a inibire il bersaglio. Un esempio è il Pexidartinib, inibitore delle tirosin-chinasi (TKI) approvato nell’Agosto del 2019 dal FDA per pazienti adulti affetti da tumore tenosinoviale delle cellule giganti (TGCT). L’efficacia del Pexidartinib è stata studiata sia come monoterapia che in associazione ad altre molecole per la risoluzione del TGCT. Nonostante Pexidartinib sia stato approvato solo per questo tipo di tumore, potrebbe essere una molecola importante per la risoluzione di altri tumori o malattie neurodegenerative.
2021
Fragment-Based Drug Discovery as a strategy to develop drugs on new therapeutic targets: the case of Pexidartinib.
FBDD
Pexidartinib
TGCT
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/42334