Le patologie neurodegenerative sono un insieme di malattie riferite al sistema nervoso centrale, caratterizzate dalla morte progressiva delle cellule neuronali. Tra queste, in particolar modo, verranno analizzati il morbo di Alzheimer e il morbo di Parkinson. Il primo è caratterizzato dalla perdita di memoria e disturbi dell’apprendimento, mentre il secondo prevede disordini del movimento. I meccanismi alla base di queste patologie non sono ancora del tutto chiari, anche se un segno comune è la formazione di aggregati proteici insolubili. In commercio sono presenti alcuni farmaci che, però, alleviano soltanto i sintomi, ma non agiscono andando a risolvere la causa della neurodegenerazione. L’obiettivo di questa tesi è quello di revisionare la letteratura in relazione alle strategie più recenti per il trattamento multi-target di tali malattie, con lo scopo di mettere in evidenza nuove terapie in grado di rallentare la progressione della patologia, migliorando le condizioni di vita dei pazienti. Pertanto, verrà fornito un aggiornamento delle attuali conoscenze sulle fonti e sulle vie di somministrazione delle cellule staminali, analizzando vantaggi e svantaggi della terapia sostitutiva cellulare per il trattamento dei disturbi neurodegenerativi. Successivamente verranno trattati i vantaggi dell’utilizzo dell’elettroagopuntura nella patologia di Alzheimer, il ruolo del glutammato monosodico nell'aggregazione proteica, discutendo il potenziale impatto sulla neurodegenerazione, e gli effetti neuroprotettivi del ceftriaxone. A seguire, sarà descritto l’innesto delle cellule di Schwann, come possibile trattamento del morbo di Parkinson; sarà poi illustrata la tecnica della stimolazione cerebrale profonda nella patologia parkinsoniana; a seguire verrà proposta la descrizione delle alterazioni nelle proteine muscolari che potrebbero compromettere la funzione muscolare e aggiungersi alla bradicinesia e al tremore in un modello murino farmacologico di morbo di Parkinson.
Strategie innovative per il trattamento multi-target del morbo di Alzheimer e del morbo di Parkinson
CUNICO, NOEMI
2021/2022
Abstract
Le patologie neurodegenerative sono un insieme di malattie riferite al sistema nervoso centrale, caratterizzate dalla morte progressiva delle cellule neuronali. Tra queste, in particolar modo, verranno analizzati il morbo di Alzheimer e il morbo di Parkinson. Il primo è caratterizzato dalla perdita di memoria e disturbi dell’apprendimento, mentre il secondo prevede disordini del movimento. I meccanismi alla base di queste patologie non sono ancora del tutto chiari, anche se un segno comune è la formazione di aggregati proteici insolubili. In commercio sono presenti alcuni farmaci che, però, alleviano soltanto i sintomi, ma non agiscono andando a risolvere la causa della neurodegenerazione. L’obiettivo di questa tesi è quello di revisionare la letteratura in relazione alle strategie più recenti per il trattamento multi-target di tali malattie, con lo scopo di mettere in evidenza nuove terapie in grado di rallentare la progressione della patologia, migliorando le condizioni di vita dei pazienti. Pertanto, verrà fornito un aggiornamento delle attuali conoscenze sulle fonti e sulle vie di somministrazione delle cellule staminali, analizzando vantaggi e svantaggi della terapia sostitutiva cellulare per il trattamento dei disturbi neurodegenerativi. Successivamente verranno trattati i vantaggi dell’utilizzo dell’elettroagopuntura nella patologia di Alzheimer, il ruolo del glutammato monosodico nell'aggregazione proteica, discutendo il potenziale impatto sulla neurodegenerazione, e gli effetti neuroprotettivi del ceftriaxone. A seguire, sarà descritto l’innesto delle cellule di Schwann, come possibile trattamento del morbo di Parkinson; sarà poi illustrata la tecnica della stimolazione cerebrale profonda nella patologia parkinsoniana; a seguire verrà proposta la descrizione delle alterazioni nelle proteine muscolari che potrebbero compromettere la funzione muscolare e aggiungersi alla bradicinesia e al tremore in un modello murino farmacologico di morbo di Parkinson.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/42338